×

La Solita Eccezione di Enrico Bicchi

La Solita Eccezione di Enrico Bicchi

Con il suo primo singolo “La Rivoluzione Addormentata” Enrico Bicchi è stato artista della settimana nel contest “MTV New Generation”.  Nato a Roma, fin da piccolo studia canto e composizione, chitarra e pianoforte. Inizia a scrivere canzoni e musica in generale molto presto. Enrico Bicchi è sempre stato fan della musica inglese, quindi David Bowie, Verve, Stone Roses (Ian Brown anche da solista), Oasis; adora Stereo Mc’S, Faithless, Chemical Brothers…e Daft Punk. Contemporaneamente alla carriera da cantautore sviluppa progetti di lounge, chill out e musica elettronica. Arriva quindi il primo contratto con la Sony. Il suo primo singolo “Il Mondo Gira Cosi” (Sony Music) esce nel 2009 e il relativo video viene registrato a San Francisco presso i Fantasy Studios con la collaborazione di Enrique Gonzalez Muller. Successivamente esce il secondo singolo “Prima Che Tu Sia Mia” scritto con Volker Hinkel dei Fools Garden. La canzone gode degli arrangiamenti degli archi di Davide Rossi, co-arrangiatore di “Viva la Vida” dei Coldplay. Questo lungo percorso fa arrivare Enrico alla cosa che più lo rappresenta e rispecchia pienamente, ciò che desidera e che da sempre lo porta a scrivere. Prodotta da Jamie Catto, il co-fondatore dei The Faithless, Alex Fortser e lo stesso Enrico Bicchi “La Rivoluzione Addormentata” è il singolo che anticipa tutto il suo nuovo progetto dal titolo “Tra Milioni di Persone“. In questo brano scritto da Enrico Bicchi, l’artista trova la sua massima esaltazione, soprattutto nelle chitarre di Dave Randall dei Faithless.

 

D- Qual è stato il passo fondamentale della tua carriera? Come nasce artisticamente Enrico Bicchi?

R- Ma sai, un passo fondamentale non c’è stato…perchè anche quando credevo di aver firmato per una major, e quindi un passo importante, le cose si muovono piano comunque e stranamente dal 2000 in poi per la crisi nella musica…artisticamente nasco prestissimo, dalla tenera età di 12 anni ho cominciato a scrivere canzoni.

 
D- Sei un fan della musica inglese. Cosa ti affascina del sound anglosassone?C’è qualche artista che ti ha particolarmente ispirato?

 

R- Tutto. Mi affascina tutto. Li trovo nettamente superiori ai produttori italiani, finalmente lavoro con un team che ho sempre desiderato, all’avanguardia sonoramente una mentalità musicale centomila volte avanti confronto a coloro con cui ho lavorato in Italia…Beh ispirato moltissimi, dai Beatles agli Stone Roses dagli Smiths ai Stereo Mc’S, gruppi che in Italia vanno in sordina…ma io li trovo strepitosi…Possiamo dire anche David Bowie…e molti altri.

 

D- Lounge, chill out e musica elettronica. Ci spieghi quali sono le caratteristiche di questi stili musicali?

 

R- Sai, sono caratteristiche diverse ma complentari, perchè in uno di questi stili può celarsi anche un altro…mi appassionano molto, soprattutto la nuova sperimentazione di questi stili, mischiarli creando qualcosa di modernissimo. E poi d’estate l’aperitivo al mare, è d’obbligo un pò di buona Lounge.

 

 

D- Il tuo primo singolo s’intitola “Il Mondo gira così”, quale messaggio si cela nel testo di questa canzone?

R- “Il mondo gira così” l’ho scritta con un’ ottica da ventenne…quindi già avevo intravisto i muri della vita e le difficoltà che non si possono buttare giù nemmeno con la forza di volontà più audace e tenace, di certo è un inno alla vita, la luce la si puà trovare da una persona amata o magari in una città diversa da quella in cui si è nati…bisogna avere il coraggio di andare dritti fino alla meta dei propri obiettivi e sogni, anche a rischio della capitolazione…sempre. Questo è il significato.

 

D- Uno dei tuoi brani è stato selezionato nel contest di MTV New Generation. Qual è il tuo rapporto con la tv e con la tecnologia?

 

R- Pessimo con entrambi. MTV si è dimostrata sempre attenta al mio progetto e la ringrazio. Ma il mio rapporto con la tecnologia è davvero pessimo…soprattutto se riguarda la musica, io sono un nostalgico romantico del Cd, dei dischi che facevano in tre giorni 50 mila copie, questo presente non mi rispecchia assolutamente, né youtube, né la pagina fan di facebook, quasi nemmeno l’ipod…amo il cinema, la televisione poco, vedo solo programmi notturni che sono il quadruplo più interessanti…

 

D- Una tua definizione di musica.

 

Ma dare una definizione non è facile…soprattutto per un antisintesi come me…posso dirti che la Musica dovrebbe essere “un viver bene”, dovrebbe aiutare la vita quotidiana ad alimentarsi di positività, di bellezza e di sogni…ma oggi mi sembra tanto che la musica stia diventando un sottofondo confuso e caotico disinteressato. La gente ha difficoltà a sentire tre minuti di una canzone come si deve, cosa che non accadeva negli anni 80 e 90…quando le sorelle più grandi o le cugine sognavano chiuse in camera con lo stereo…oggi si è portati a parlare tutti, in una sorta di becero protagonismo populista…e quindi a non ascoltare davvero la musica.

 

D- Progetti e ambizioni per il futuro.

 

Chiusura del disco per il 3 novembre, che uscirà con un singolo, e poi un altro progetto molto forte internazionale che non ti anticipo, vedremo vedremo!

 

Michela Zanarella

Commento all'articolo