Barack Obama, una rielezione col botto.
di Nicola Del Pace
La lunga maratona elettorale americana si è finalmente conclusa con la schiacciante rielezione dell’uscente presidente Barack Obama, provocando naturalmente diverse reazioni da parte dei leader dei vari stati e di altri personaggi. I commenti dei capi di stato europei sono pressoché identici, augurando altri 4 sereni anni di mandato al presidente, e anche il papa Benedetto XVI si unisce a questa folla.
L’unica nota stonata è quella di Julien Assange, fondatore di Wikileaks, che definisce Obama un “lupo travestito da pecora” (ma non dimentichiamoci che è stato proprio durante il governo Obama che Wikileaks e il suo fondatore, rei di avere diffuso informazioni segrete, sono stati messi sotto torchio da gran parte delle potenze mondiali, partendo proprio dagli U.S.A.). Ma cosa cercherà di fare Obama ora che ha ottenuto la tanto sospirata rielezione? In linea di massima seguirà il suo piano precedente, che riprenderà esattamente da dove aveva interrotto, cercando di trovare nuove misure contro la crisi, spingendo gli americani più ricchi, come lui, a farsi carico di molte spese pagando più tasse per esempio.
Durante la sua prima conferenza stampa, appena dopo la rielezione, gli Stati Uniti hanno potuto assistere al discorso di un uomo profondamente diverso da quello approdato alla Casa Bianca 4 anni fa, un uomo nuovo, che, dopo la grande tensione degli ultimi giorni, ha il coraggio di scherzare davanti al mondo con la propria famiglia e di dire a sua moglie che non l’ha mai amata così tanto in vita sua, un uomo pronto a rimettersi in gioco per il suo paese. Il tutto racchiuso in un’unica frase: “The best, is yet to come. Il meglio deve ancora venire.” Una frase che incarna completamente il senso di tutto il suo discorso, un discorso che vuole essere sia un ringraziamento agli americani, che lo hanno confermato, sia un’importante dimostrazione di come nessun uomo è nato imparato, che c’è sempre da imparare, in ogni momento e situazione.
“Questo paese è molto ricco, ma non sono le nostre ricchezze che ci fanno grandi. La nostra cultura, le nostre università, il fatto che siamo il paese più diverso, la comunità più intrecciata del mondo. Cresciamo in un paese in cui il senso dell’amore, della solidarietà sono valori importanti: è questo che fa l’America grande. E ho visto questi valori in America: l’ho visto nelle imprese familiari, nei lavoratori che non perdono la dignità anche se hanno perso il lavoro, nelle forze dell’ordine che vigilano ogni giorno sui nostri quartieri. L’ho visto nelle coste del New Jersey e di New York”.
“L’America è il luogo in cui ognuno è parte di un tutto ben più grande”. Barack Obama
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