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“I hope I die before I get old”

“I hope I die before I get old”

di Lorenzo Diozzi

“Spero di morire prima di diventare vecchio” è una frase pronunciata nel 1965 che allora come oggi si porta dietro simboli e traduzioni che non sono del tutto chiari. Oggi la vediamo scritta un po’ ovunque: tatuaggi, chitarre e strumenti di vari artisti, muri e ultima ma non ultima la mia cartella di scuola.
Ma cosa vuol dire “I hope I die Before I get old”?
La frase si trova nel ritornello di “My generation” degli Who contenuta nell’omonimo album. Il testo della canzone è stato scritto dal chitarrista Pete Townshend che nel 1959 frequentando l’Ealing Art School di Londra rimase affascinato da Gustav Metzeger che sosteneva nel suo “Manifesto dell’Arte autodistruttiva” che un’opera d’arte avrebbe dovuto avere un’esistenza brevissima, dai pochi attimi al massimo di una ventina d’anni: un’esistenza al termine della quale l’opera sarebbe dovuta essere rimossa dal suo spazio e gettata tra i rottami. E cosa se non la vita è un’opera d’arte?

Questa frase però ha ancora molto da dirci; un’opera d’arte non è la vita di un uomo, è costretta in quanto oggetto a non dover mutare mai con il passare del tempo e dei tempi, l’uomo invece per scelte e tendenze è sempre pronto a cambiare, e sicuramente può farlo anche da vecchio!
Una cosa non cambia mai nell’uomo nonostante sia un essere multiforme: l’attitudine. Questa, infatti, porta con sé gli ideali e la voglia di vivere e rimane immutata nonostante cambi lo stile di vita, i gusti e le mode.
Dunque persa l’attitudine, si diventa vecchi?

Vecchi sì ma non d’età. Gli Who non parlano dell’invecchiamento fisico, altrimenti direbbero “before ageing”, ma di quello mentale, oltre al fatto che “I hope” è “spero”, non “voglio”. Il che rende tutto più incerto ed aperto. Temo di diventare vecchio, quindi spero di morire prima che accada.
Le persone che non hanno un’attitudine personale per affrontare la vita dunque sono vecchie fin da giovani, mentre il saper essere se stessi e guardare la vita con la voglia di affrontarla rende giovani anche da vecchi.
Non dunque un inno alla morte fine a se stesso, ma piuttosto il desiderio di esorcizzarla e deriderla, la volontà di buttarsi a capofitto nella vita per tutta la sua durata, percependo che la propria attitudine rimarrà immortale per sempre!

Non tutti condividono o hanno condiviso questo pensiero e non mancano certo degli esempi come quello dei They Might Be Giants che nel Pink Album inseriscono la canzone “I Hope That I Get Old Before I Die”.
Lasciamoli alla loro speranza di vita, seppur effimera.
Ma cosa succede se ci si accorge di essere diventati vecchi e di aver perso l’attitudine che ci illuminava la vita?
Certo non è un dramma, la vita ha le sue fasi e inesorabilmente si giungerà ad un certo punto ad un crollo fisico e morale che ci farà vedere la nostra esistenza non più da esseri immortali, ma da persone più coscienti. Chiamiamola saggezza, chiamiamola maturazione, dopo tutto gli Who scrissero la canzone a soli venti anni, parlando della loro generazione, avevano speranze e sogni da realizzare di fronte a loro e forse avevano un approccio alla vita troppo spensierato e un po’ cazzone.
Con Kurt Donald Cobain abbiamo un precedente di qualcuno che si è accorto di essere diventato vecchio.

Cobain si sparerà con un fucile nell’Aprile del 1994. Erano altri tempi e la grigia città di Seattle e tutto il suo ambiente non daranno una valvola di sfogo e maturazione al cantante dei Nirvana che una volta accortosi di aver perso l’attitudine ha realizzato la speranza degli Who. Poteva aspettare di invecchiare un po’, magari gli sarebbe piaciuto.

Nella sua ultima lettera scritta per i suoi ascoltatori Cobain chiederà scusa di non avere più la stessa attitudine e di non godere più del palco di fronte al pubblico come un suo grande idolo, Freddy Mercury, ha saputo fare per tutta la sua carriera!
Citando Neil Young e la sua “Hey Hey, My My” Kurt Cobain traduce così la frase degli Who: “It’s better to burn out than to fade away” ovvero “È meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente”.
Gli Who prevedevano la possibilità di cambiare opinione ma non tolleravano quella di perdere voglia di vivere.
Scritto nel DNA c’è l’ordine per l’uomo di resistere fino alla fine e forse c’è anche quello di cambiare attitudine invecchiando!
Io spero di invecchiare e di maturare e ringiovanire la mia attitudine.

Ciao Kurt.

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