×

Sono una persona fortunata

Sono una persona fortunata

di Marco Melis   TW @marcomelis65

Sono una persona fortunata, eppure ogni volta che sono in treno o in macchina e non guido , mi ritrovo spesso con il naso attaccato al finestrino a guardare fuori.
E di notte soprattutto il mio sguardo si posa sulle luci delle case.
Non importa che siano belle, anzi spesso essendo vicino alla ferrovia o all’austostrada non lo sono, ma quel bagliore giallastro o azzurrino forse di una tv accesa mi fa immaginare un mondo di pace quotidiana e di felicità.
Un padre abbracciato a una sua figlia, una donna che prepara la cena, e il cane che dorme sul tappeto.
So che non è detto che sia così, ma a me piace pensarlo, ed è quasi un pensiero ribelle. E poi, sai che c’è? Non ho nessuna voglia di inventare per forza delle storie, la vita, o quello che vedi, a volte, è talmente semplice da sembrare poco, invece è tantissimo.
Comunque sia di storie ne hanno già scritte abbastanza, perché romanzare?
Nessuna storia è molto più bella di un’altra.
Ciò che è interessante, sia in letteratura, in fotografia che nel cinema, è il taglio e la prospettiva che si da alle cose.
La vita vissuta è invece indubbiamente molto più interessante di molti romanzi da quattro soldi che mi è capitato di leggere e di lasciare a metà, quindi in questo diario di bordo parleremo di vita vissuta quella che uno scrittore nei suoi romanzi può solo sfiorare come l’iceberg del Titanic.
Noi cari amici della notte l’iceberg lo prenderemo in pieno e lo apriremo in due..e lo faremo di notte.
D’altronde della notte si potrebbe parlare una vita.
La notte si esce, ci si vuole divertire, dimenticare, esorcizzare, andare a caccia di una nuova preda e non ricordare il suo viso dopo neanche un giorno..
Oppure la notte è motivo di preoccupazioni, di ansie, perché il mostro è lì dietro l’angolo.
Le paure, le paranoie sono lì che aspettano che tu sia sola, e allora tu fai di tutto per non esserlo.
Lo capisci forse da grande. Quando non puoi più fare una certa vita. E allora di notte, quando tutto intorno a te tace e sei sola, cominciano ad affacciarsi da ogni angolo della tua casa tutte le cose che hai nascosto sotto il tappeto.
Guardale come un guerriero.
Ma non ucciderle, perché quelle paure sono tue, ed ucciderle vorrebbe dire uccidere una parte di te, guardale, anche tremando, parlaci e cerca di capire come sono fatte perché le tue paure sono la chiave per avere sempre meno paura.
Ma la paura non è l’unica cosa che non conosciamo ancora bene di noi..di noi non conosciamo probabilmente il meglio..per esempio, avete mai giocato ad essere qualcun altro ?
Non so, in treno, in aereo, alla fermata del bus, alla stazione? O in quelle situazioni nelle quali sai di essere di passaggio e ti trovi con persone che non incontrerai più? E’ utile. E’ divertente. Serve a sperimentare parti di te che di solito sono sopite. Quelle parti che stanno li e non fanno altro che guardare quello che noi facciamo.
Perché sia chiaro, noi non siamo una cosa sola. Noi tutti siamo tante cose insieme, come un diamante con tante facce che troppo spesso è appoggiato sempre dalla stessa parte, quella che vedono gli altri. Provate a girarlo per una volta e a mostrare la parte impolverata .. quella poco usata.

Commento all'articolo