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Gina Lollobrigida mette all’asta alcuni dei suoi spettacolari gioielli per sostenere la ricerca sulle staminali

Gina Lollobrigida mette all’asta alcuni dei suoi spettacolari gioielli per sostenere la ricerca sulle staminali

di Rosy Balzani on Twitter @rosybalzani

Alcuni dei miei gioielli di Bulgari all’asta per sostenere la ricerca sulle staminali“, generoso gesto dell’attrice Gina Lollobrigida, pochi giorni fa, in piazza del Pantheon a Roma per sostenere la manifestazione dei genitori di bambini malati, di amici, parenti e gente comune, tutti riuniti per supportare la cura con le cellule staminali e il metodo Stamina.

I gioielli della diva nostrana saranno messi all’asta da Sotheby’s a Londra, come ben sappiamo, le cellule staminali rappresentano una cura molto importante e già hanno fatto molti progressi, dobbiamo stare al passo con il futuro di questa problematica.
In questi giorni in Italia si sta decidendo la sorte di tanti bambini italiani malati, e dopo l’approvazione da parte del Senato del decreto sulle staminali occorrerà vigilare su quanto accadrà alla Camera e se possibile migliorarlo, in particolare lo chiedono i bambini, e i famigliari di chi, affetto da malattie gravi ma non rare, per le quali non esiste alternativa farmacologica, di estendere a tutti le cure con le staminali.


In sostanza, il decreto prevede una sperimentazione di 18 mesi in strutture pubbliche su cure già avviate e permette di ampliare la quantità di pazienti che potranno così entrare nel protocollo, anche se, almeno per ora, solo in strutture pubbliche e con medicinali preparati in idonei laboratori.
Sulla pagina Facebook del professor Vannoni , lo stesso professore scriveva, dopo il voto al Senato: “Bene, la commissione speciale al senato ha votato a favore delle terapie di Stamina (e non solo), allo stesso modo si è appena conclusa la votazione in senato degli emendamenti che li ha approvati integralmente. Il PD ha ammorbidito le posizioni, i Grillini hanno ritirato l’emendamento che avrebbe bloccato Stamina. Tutto è bene quel che finisce bene direbbero i fratelli Grimm’’

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