Resti ossei recuperati vicino alla Concordia “Non ancora effettuati gli esami del Dna”
“Gli esami del Dna sui resti ossei recuperati dai sommozzatori dei Carabinieri nel pomeriggio di ieri, dal fondale vicino alla Costa Concordia, non sono ancora stati effettuati. Di conseguenza, non è possibile dare alcuna informazione aggiuntiva al riguardo. Per averne ci vorranno alcuni giorni”. Lo rende noto l’ufficio del Commissario delegato all’emergenza in un comunicato.
“Erano stati chiesti cautela e rispetto” ricorda la nota. “Cautela perché solo l’esame del Dna avrebbe fugato ogni dubbio; rispetto perché dietro questa vicenda non dovrebbe esserci la morbosa esigenza di ‘conoscere’ ma solo il dolore di due famiglie che, da molto tempo, sperano che vengano restituiti i resti dei loro cari. Una attesa, la loro, fatta di compostezza e dignità”.
“Pertanto – prosegue la nota – si chiede nuovamente di prestare la dovuta cautela prima di ‘lanciare’ all’attenzione pubblica presunte notizie apprese da non meglio identificate fonti”.
In mattinata, secondo quanto avevano appreso da fonti investigative l’Adnkronos e il Tg5, si era parlato di origine animale per i resti ritrovati sul fondale del Giglio nei pressi della Concordia. Ma non c’era alcuna conferma ufficiale.
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