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Senato: “Via reato clandestinità” Contestati Letta e Barroso

Senato: “Via reato clandestinità” Contestati Letta e Barroso

– Via libera all’emendamento per l’abolizione del reato di immigrazione clandestina. La commissione Giustizia del Senato ha approvato il testo del M5S, a firma di Maurizio Buccarella e Andrea Cioffi. L’emendamento ha potuto contare sui voti a favore dei pentestellati e del partito democratico.

“Il parere favorevole del governo e l’approvazione dell’emendamento che abroga il reato di immigrazione clandestina rappresentano due ottime notizie”. Così Khalid Chaouki, deputato Pd e responsabile Nuovi italiani del partito. “Con il voto in commissione Giustizia del Senato – prosegue Chaouki – inizia un percorso che, in tempi rapidi, dovrà cancellare questo odioso reato che criminalizza i sopravvissuti alla drammatica tragedia di Lampedusa e porre le basi per una nuova legge sull’immigrazione. Un plauso al sottosegretario Cosimo Ferri, al governo e ai colleghi del Senato – conclude – per questa prima concreta decisione dopo le ore di commozione e di lutto”.

L’Italia farà la sua parte ma tutti gli stati europei” devono essere coinvolti perché ”questo dramma è europeo”. Lo ha detto il premier Enrico Letta nella conferenza stampa a Lampedusa con il presidente della Commissione europea Manuel Barroso, il vicepremier Angelino Alfano e il commissario europeo Cecilia Malmstrom.

”Faccio pubblicamente le mie scuse per le mancanze che il governo e le istituzioni hanno mostrato in questa vicenda”, ha detto il presidente del Consiglio.
“Posso annunciare qui – ha poi dichiarato – che ci sarà funerale di Stato per le vittime di quello che è avvenuto”.
Le iniziative messe in campo dal governo sono state fatte, ha aggiunto, in una “logica di compartecipazione e sofferenza per questa tragedia immane e le parole che abbiamo detto a tutti i nostri interlocutori sono parole di scuse per le inadempienze del nostro Paese”.
“Il Consiglio europeo del 24 e 25 ottobre – ha annunciato – discuterà di questo tema, non era all’ordine del giorno ma è necessario che lo sia”.
“L’Italia ha intenzione di fare del problema, il tema centrale dell’agenda Ue nel 2014”, ha detto Letta. Il secondo semestre del prossimo anno sarà presieduto dall’Italia e ”vogliamo creare da subito un lavoro congiunto tra commissione Ue e governo italiano”.
Il centro di accoglienza di Lampedusa non è una struttura all’altezza, ha osservato il premier. “Siamo qui per intervenire e per evitare che una situazione come questa si ripeta”, ha aggiunto.
A chi gli chiedeva se ci sarà una revisione del reato di immigrazione clandestina, Letta ha dichiarato: “Sarà uno dei temi di cui discuteremo”. Apprendendo la notizia che i sopravvissuti alla strage di Lampedusa era stati incriminati per il reato di immigrazione clandestina “ho provato un senso di profonda vergogna”, ha poi ammesso.
Parlando della Bossi-Fini, il premier ha assicurato: “E’ un tema politico che so crea grande attesa e attenzione”. “Noi affronteremo il tema e lo affronteremo da posizione diverse – ha detto -. Lo dico da capo di un governo di grande coalizione. Ci sono posizioni diverse, troveremo un’intesa”.
Barroso ha sottolineato: “L’Europa sta con l’Italia e con la gente di Lampedusa”. “L’Unione europea deve reagire in modo più adeguato e non può girarsi dall’altra parte di fronte a tragedie come questa”, ha aggiunto.
“L’immagine di centinaia di bare non uscirà mai dalla mia mente – ha dichiarato -. Non penso che potrò dimenticarla. Le bare di bambini, di madri con neonati mi hanno profondamente scosso e rattristato”.
Sarà fatto “tutto il possibile per cambiare la situazione” della gestione dell’immigrazione, ha sottolineato, annunciando che la Commissione europea è pronta a dare all’Italia fondi aggiuntivi per 30 milioni di euro per la gestione dei rifugiati per il 2013.
Per Alfano siamo a ”un punto di svolta per le politiche sull’immigrazione”. ”Un passo importante sarà fatto oggi sul diritto d’asilo e per migliorare l’accoglienza – ha assicurato -. Un altro passo dovrà farsi verso la comunità lampedusana e quelle siciliane, per restituire una parte del danno che subiscono”.
”Se servisse” cambiare la legge Bossi-Fini per evitare tragedie come quelle di Lampedusa, ha poi osservato, ”sarebbe un cambiamento da fare subito, ma temo che questa non sia la soluzione del problema”.
Al loro arrivo a Lampedusa Barroso, Letta, Alfano e Malmstrom sono stati accolti dalla contestazione di un gruppo di lampedusani al grido di ‘vergogna’, ‘assassini’. ”Dovete andare al centro d’accoglienza – ha urlato la folla dalla recinzione dell’aeroporto ai delegati Ue e dell’Italia – vergognatevi. Dovete vedere le condizioni dei profughi. Assassini”.
Dopo aver reso omaggio nell’hangar dell’aeroporto alle oltre 290 vittime del naufragio, la delegazione ha incontrato il sindaco di Lampedusa. All’arrivo al Comune è stata accolta da cartelloni di protesta: ”Basta con le passerelle. Politici a casa”. Su un altro cartellone si leggeva: ”Ignorateli pure. Li avrete sulla coscienza, politici”. E ancora: ”Se è vero che non volete i morti in mare mettete una nave Libia-Roma”.
Dopo l’incontro al Comune, la delegazione, cambiando all’ultimo istante il programma, ha fatto una visita lampo al centro d’accoglienza di Lampedusa, dove sono ospitati circa 800 immigrati su una capienza di 250 posti.
”Ho visto dolore e sofferenza”, ha detto Letta uscendo dal centro d’accoglienza dopo aver incontrato brevemente i profughi ospiti della struttura. La delegazione è rimasta nella struttura solo 5 minuti per poi andare all’aeronautica militare. Qui Barroso, Letta e Alfano hanno incontrato una delegazione di profughi.
Della questione immigrazione è tornato a parlare anche il capo dello Stato Giorgio Napolitano, che da Cracovia ha dichiarato: “Serve uno sforzo comune nei confronti di queste grandissime emergenze che vengono dal sud dell’Europa”.
Sono intanto riprese le ricerche dei profughi morti. I sommozzatori hanno recuperato altri corpi dal relitto del barcone naufragato giovedì scorso. Salgono così a 298 le vittime della tragedia del mare.

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