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Presentato il progetto Cupidity: Da Ridley Scott a Roberto Faenza con La Sapienza, la sfida ai giovani registi italiani.

Presentato il progetto Cupidity: Da Ridley Scott a Roberto Faenza con La Sapienza, la sfida ai giovani registi italiani.

E’ stato presentato al Festival Internazionale del Film di Roma appena conclusosi, il progetto Cupidity, che dopo aver coinvolto Gran Bretagna, Brasile, Cina, Messico e Turchia sotto la direzione di Ridley Scott, arriva in Italia guidato dal regista Roberto Faenza e dalla Sapienza Università di Roma, chiamando a raccolta i filmaker di tutta la penisola.

Il progetto, sponsorizzato da Cornetto, marchio della Unilever, offre l’occasione a tanti giovani registi di confrontarsi con le grandi firme internazionali attraverso il web: prima risorsa del cinema del futuro, sempre più digitale.

“Si tratta di una bella sfida per quello che io chiamo il popolo senza terra”, ha dichiarato Roberto Faenza in conferenza stampa, “quella platea sterminata di tantissimi giovani registi, attori, sceneggiatori e tecnici che rappresentano una gente senza terra, nel senso che non trova sbocco alla diffusione del proprio talento. Alla Sapienza abbiamo svolto un censimento e scoperto che in Italia esistono 858 rassegne cinematografiche e oltre 25.000 aspiranti registi. Un numero sconcertante che non trova ascolto. Dovrebbe essere la televisione a coprire il vuoto e invece tace. A conferma che aveva ragione Indro Montanelli, quando scriveva che i manager della televisione andrebbero puniti non per quello che fanno ma per ciò che non fanno. Il lancio di Cupidity non può certo colmare tanto vuoto, ma è pur sempre un segnale di coraggio. E’ stimolante che una multinazionale come Unilever e la Sapienza si pongano l’obiettivo di confrontarsi con i linguaggi emergenti”.

“In Italia non si rischia, non si punta sulla novità, sul non collaudato” ha sottolineato Caterina D’Amico, Preside del Centro Sperimentale di Cinematografia. “Perchè il mercato è piccolo, però oggi c’è internet ed è li che bisogna cercare di affermarsi”. “Bisogna dare una scrollata al mercato” ha continuato Marco Visalberghi, documentarista e produttore di “Sacro GRA”, Leone d’Oro alla recente Mostra del Cinema di Venezia, “altrimenti gli autori resteranno per sempre relegati nell’anonimato”. E’ intervenuto anche Diego Bianchi alias “Zoro”, che si appresta a girare il suo primo film ed è ottimista. La televisione non è una fortezza, ha detto, basta avere il coraggio di espugnarla, un po’ come ha fatto lui inventando un nuovo format, appunto “Gazebo”

Parlando della scelta di spostare il progetto dalla Gran Bretagna all’Italia, Alberto Di Leo, Vice President Unilever ha dichiarato: “inizialmente ci interessava raccontare storie d’amore dal punto di vista di registi internazionali. Una delle storie è ambientata negli Stati Uniti, un’altra in Inghilterra, una terza in Cina e una quarta in Turchia. Dopo la collaborazione con la società di di Ridley Scott, abbiamo deciso di offrire la possibilità ai giovani registi italiani di lanciarsi nel mondo del cinema per eguagliare il successo della scorsa edizione con oltre 40 milioni di visualizzazioni su YouTube. Con questa iniziativa vogliamo fornire una visibilità senza precedenti al talento. I tre giovani registi italiani che proporranno i progetti più interessanti avranno in premio un budget per realizzare altrettanti cortometraggi e potranno avvalersi dell’assistenza di una nota casa di produzione cinematografica come la Jean Vigo Italia e inoltre di Cinemonitor, il portale di cinema della Sapienza.

Per info: www.cupidity.it

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