Forconi minacciano “presto tutti a Roma”; Calvani, “Letta a casa”
Nelle prossime ore valuteremo la risposta adeguata al voto di fiducia: da tutta Italia andremo a Roma e ci riprenderemo lo Stato”. Cosi dal palco in Piazza Castello, a Torino, Danilo Calvani, uno dei leader del Movimento 9 dicembre che annuncia: “A breve, nel giro di 24-48 ore vi daremo la data, stiamo mobilitando tutto il Paese”. Una manifestazione nazionale nella capitale. Calvani lo aveva gia’ annunciato in mattinata attaccando anche le istituzioni.
“Finche’ questi politici non se ne andranno a casa, sara’ lotta ad oltranza. Le questure ci hanno chiesto di segnalare gli infiltrati. E’ giusto e noi lo faremo. Vi invito, quindi, a segnalare per primi i nomi di Napolitano, Letta, Alfano e Berlusconi perche’ questi sono i veri infiltrati, piu’ pericolosi degli altri”. A parlare di una ‘marcia su Roma’ e’ stato anche Mariano Ferro, leader dei forconi siciliani, che pero’ in mattinata aveva avvertito: “Attenzione. Non e’ ancora il momento di andare a Roma. Bisogna aspettare qualche giorno ancora. Facciamo bollire l’acqua. Pazientate”. Oggi e’ stato il terzo giorno di proteste per il movimento dei ‘forconi’.
Blocchi stradali, manifestazioni e sit in proseguiranno fino a venerdi’ in tutta Italia. Domani alle 11 il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, riferira’ alla Camera sulla protesta in corso. E’ stato deciso nel corso della conferenza dei capigruppo di Montecitorio. La situazione piu’ calda resta a Torino dove c’e’ stato un secondo arresto per violenza privata aggravata da parte di un manifestante, dopo quello di un camionista avvenuto stamattina in piazza Derna. In serata alcuni rappresentanti della protesta hanno annunciato che domani i mercati riapriranno anche se le manifestazioni andranno avanti. E intanto la protesta si e’ divisa. Alcune centinaia di manifestanti si sono radunate in piazza Vittorio Veneto per il comizio di Danilo Calvani. Ma piu’ numeroso e’ il gruppo che presidia piazza Castello davanti al palazzo della Regione. In tarda mattinata, in piazza Bernini, la Digos ha identificato e arrestato un giovane di 25 anni, per aver tentato d’impedire a un tassista di svolgere il suo lavoro, minacciandolo e intimandogli di scendere dal mezzo. Silvio Berlusconi torna a incalzare l’esecutivo: “Da giorni il nostro Paese e’ bloccato dall’azione di protesta. Sino ad ora il Governo e’ apparso poco reattivo. Cosa aspetta a convocare queste categorie? Forse che accada qualcosa? Ho deciso, per evitare ogni possibile strumentalizzazione di rinviare l’incontro previsto per questo pomeriggio con una delegazione di autotrasportatori”. In mattinata tafferugli a Milano tra un gruppo di tifosi dell’Ajax e i manifestanti dei ‘forconi’, l’intervento delle forze dell’ordine ha riportato la calma. Nella capitale il servizio della linea B della metro e della Roma-Lido e’ stato interrotto nei pressi della stazione Garbatella a causa dell’occupazione dei binari da parte di un gruppo di manifestanti. Un centinaio di manifestanti hanno organizzato un sit-in in piazza Montecitorio durante il dibattito sulla fiducia al governo Letta. Dalle 13.10 alle 14.00 sono stati occupati i binari della linea Torino-Bardonecchia, ad Avigliana. A Cerignola, nel Foggiano, un imprenditore riapre i supermercati dopo due giorni di chiusura forzata, prima lo minacciano e poi una bomba carta viene fatta esplodere davanti a uno dei punti vendita. Nel pomeriggio sono proseguiti i presidi nel barese sulla tangenziale, mentre a Livorno i ‘forconi’ hanno fanno irruzione all’interno del Comune con striscioni e volantini. La piattaforma di adesioni alla protesta si e’ allargata a macchia d’olio rispetto alle origini del movimento nato in Sicilia nel gennaio 2012 come rivolta di autotrasportatori e agricoltori contro il caro carburante. Oggi ha inglobato studenti, disoccupati, precari, venditori ambulanti e persino ultras delle curve calcistiche.
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