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Calcioscommesse – E’ bufera Indagini su 30 partite, 4 arresti ?

Calcioscommesse – E’ bufera Indagini su 30 partite, 4 arresti ?

Trenta partite di serie A sotto osservazione, due big del calcio coinvolti e richieste per ‘taroccare’ le partite che arrivavano a 700mila euro. Sono i numeri dell’inchiesta sul calcioscommesse che da questa mattina torna far tremare il mondo del pallone. Nel registro degli indagati sono finiti anche Rino Gattuso e Cristian Brocchi.
  “Sono circa 30 le partite di Serie A” coinvolte” nell’inchiesta ha detto il procuratore Roberto Di Martino, nella conferenza stampa a Cremona.
Guarda il VIDEO degli arresti
E’ difficile dire quanto poteva essere l’introito delle scommesse, ma quello che emerge dalle intercettazioni e’ che gli intermediatori, in particolare i due arrestati questa mattina, Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani, “chiedevano fino a 700 mila euro”. L’operazione della polizia di Cremona e’ stata compiuta a Milano, Bologna, Rimini e Messina e l’ipotesi di reato e’ per associazione per delinquere finalizzata alla truffa ed alla frode sportiva, aggravata dalla transnazionalita’ delle condotte delittuose. E’ l’epilogo di un’ulteriore progressione investigativa sul fenomeno del cosiddetto “match-fixing”.

Spadaro e Bazzani, indicati dai calciatori nelle diverse fasi dell’inchiesta sono considerati dagli inquirenti il collegamento fra le societa’ di calcio e giocatori e il giro delle scommesse clandestine. I due erano una sorta di broker e si sarebbero occupati di intermediazioni. Gattuso e Brocchi sarebbero stati in contatto con alcuni dei personaggi arrestati, uno in particolare. “E’ stato un fulmine a ciel sereno” ha detto Andrea D’Amico il procuratore di Gattuso. “Rino e’ caduto dalle nuvole – ha detto – Non sa come mai il suo nome sia balzato fuori. Ora bisogna capire come escono certi nomi, quali sono le circostanze che hanno determinato questa situazione. E prima di trarre conclusioni bisogna verificare tutto. Sappiamo bene che quando vengono fuori queste notizie l’eco che ne deriva e’ importante.
  Dobbiamo aspettare prima di dare giudizi. E’ doveroso attendere in attesa degli sviluppi futuri per la moralita’ di Rino”.
Trovato materiale “interessante” durante le perquisizioni
“E’ stata una grande sorpresa, siamo tutti abbastanza scioccati per quanto successo, conosco Cristian da anni, lo ritengo assolutamente estraneo a tutto” ha fatto sapere il procuratore di Brocchi, Davide Lippi, “e’ indagato, non e’ ne’ condannato ne’ colpevole, c’e’ un’indagine della magistratura e in tutta tranquillita’ aspettiamo che l’inchiesta faccia il suo corso – ha spiegato Lippi -. Purtroppo a volte finire sui giornali equivale a una condanna, credo che si debba tutelare l’immagine di un ragazzo che ha fatto la sua carriera da calciatore e che sta iniziando quella da allenatore. Finora e’ venuto fuori che ci sono stati contatti tra persone per avere dei biglietti, se fosse solo cosi’ poi chi risarcira’ Brocchi per il danno di immagine subito. Lui e’ sereno, prima di dare giudizi affrettati bisogna stare molto attenti. Vogliamo tutti la verita’”.
L’abitazione di Brocchi e’ stata perquisita. “Vedersi arrivare gli agenti alle 6 di mattina in casa, davanti ai figli, non e’ bello per nessuno. Cristian comunque va avanti tranquillo – spiega – e insieme agli avvocati si riserva di difendere la sua immagine ovunque. Allena con profitto gli allievi del Milan, e’ primo in classifica e per lui e’ una bruttissima botta oltre che un forte danno di immagine”.

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