Anziani al volante, l’allarme del geriatra: “Per patente servono test più accurati”
– Anziani al volante pericolosi? E’ una domanda che ci si pone, dopo il recente episodio di cronaca a Velletri, dove un 85enne ha sfondato la vetrina di una banca con un Suv, provocando la morte di una 71enne nell’istituto di credito per ritirare la pensione, oltre a cinque feriti. “Andrebbero fatti test più accurati prima di concedergli il rinnovo della patente – dice a Ign, testata on line dell’Adnkronos il presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, Giuseppe Paolisso e preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Seconda Università degli Studi di Napoli – perché quando si è anziani si possono verificare tre condizioni. La prima è la riduzione della capacità visiva e uditiva, la seconda è l’assunzione di farmaci, che possono diminuire i riflessi, per esempio quelli utilizzati per l’ansia o per dormire, e terza la riduzione delle cosiddette capacità cognitive ossia la capacità di orientamento e di rispondere a determinati stimoli”.
C’è bisogno quindi, secondo il Professor Paolisso, di una maggiore “prevenzione”. Dalle ultime stime della Commissione Europea il tasso di incidenti mortali fra gli over 75 è cinque volte superiore alla media. “Non c’è un accordo europeo e neanche internazionale su questo problema – conclude -. Dovremmo essere noi il ‘laboratorio nel mondo’ per l’alto tasso di invecchiamento del nostro Paese insieme al Giappone”.
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