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Sedano – Le innumerevoli proprietà benefiche dell’ortaggio “re delle diete”, amato da Greci e Romani

Sedano – Le innumerevoli proprietà benefiche dell’ortaggio “re delle diete”, amato da Greci e Romani

Il sedano (Apium graveolens), originario della zona mediterranea, è una pianta erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, come l’altrettanto noto prezzemolo. Si narra che la bella linfa Calipso, sotto le cui amorevoli cure Ulisse trascorse ben 10 anni, serviva al suo ospite con particolare predilezione, piatti di sedano (non si sa se lo facesse per mantenere vivi in lui la voglia e il piacere di restare presso di lei, o per conservarlo in buona salute). Omero rivela che già gli antichi Greci conoscevano le proprietà salutari dell’ortaggio e i Greci e i Romani se ne servivano per intrecciare corone con mirto, per adornarsi durante i banchetti. Quattro sono le qualità principali: il sedano erbaceo selvatico, del quale si usano solo le foglie; il sedano verde, utilizzato solo come base aromatica; il sedano rapa o sedano di Verona, di cui viene utilizzata solo la grossa radice e il sedano bianco, quello coltivato su vasta scala, preferito dai consumatori anche per via del suo elevato rendimento.
Il sedano è un ortaggio con pochissime calorie (appena 20 in 100 gr.), ma in compenso contiene molta acqua, minerali e vitamina A… tutte caratteristiche che lo rendono così tanto apprezzato nelle diete. E’ ricco di fibre, che aiutano a ridurre i trigliceridi e il colesterolo, contiene sedanina, una sostanza aromatica stimolante, e altre molecole (fenolo, mannite e inositolo= che potenziano le sue capacità digestive e di assorbimento dei gas nell’apparato digerente. Inoltre, contiene ftalidi, dei particolari fitonutrienti che aiutano a controllare gli ormoni che hanno il compito di regolare la pressione sanguigna, per cui il sedano si rivela utile in caso di ipertensione. Il sedano contiene: vitamina A, utile contro le infezioni degli occhi, l’acne e i bruciori urinari; un numero elevato di ormoni steroidi delta-16, utili a stimolare l’attività delle ghiandole surrenali e sessuali; colina, che aiuta a regolare il metabolismo dei grassi e a riequilibrare il sistema nervoso. L’ortaggio abbonda di minerali (in particolare ferro, potassio, manganese e fosforo), che lo rendono un eccellente drenante del fegato, dei reni e delle vie respiratorie e aiuta a mantenere l’equilibrio acido-basico del sangue.

Diuretico e colagogo, si utilizza in caso di insufficienza epatica, renella, gotta e in tutti gli stati di debolezza renale non accompagnati da infiammazione. Mentre i gambi insaporiscono e rendono più croccanti le insalate, i semi sono noti per le proprietà officinali. Già nell’antichità , infatti, si preparavano balsami e aceti di semi di sedano per combattere insonnia, nervosismo, influenza e raffreddore. Omero racconta che Achille riuscì a guarire il proprio cavallo, gravemente ammalato, facendogli mangiare una pianta chiamata “selinon”(sedano). Le foglie e le radici sono diuretiche, sudorifere, impiegate, oltre che per stimolare l’apparato urinario con conseguente eliminazione di acqua, anche come coadiuvanti in caso di reumatismi, catarri vescicali e obesità; mentre il succo è un ottimo tonificante per la pelle. Bevuto regolarmente per circa 20 giorni, è utile a combattere i reumatismi, altrimenti, diluito con acqua, è efficace come collirio per occhi. Contro ustioni e scottature, ottimo un cataplasma effettuato con foglie fresche.

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