MALTEMPO IN VENETO: PER ORA NO EVACUAZIONE OSPEDALE MOTTA. IN ARRIVO AIUTI DAL TRENTINO. LA SITUAZIONE NEL BACINO DI PADOVA
Anche il Centro Regionale Emergenza-Urgenza (CREU) sta operando nella complessa macchina d’intervento attivata in Veneto per fronteggiare l’ondata di maltempo in corso. Poco fa si è conclusa una riunione nel corso della quale è stata valutata la situazione del Livenza in relazione all’ipotesi di evacuazione dell’ospedale riabilitativo di Motta di Livenza.
Si è stabilito – riferiscono dal Creu – che l’evacuazione potrebbe scattare se il livello del fiume raggiungesse i 7 metri con un rateo di crescita superiore a 4 centimetri l’ora.
Attualmente il livello è a 6 metri e 80 con un rateo di crescita oraria di 1-2 centimetri ed i tecnici ritengono che per diverse ore ancora non sarà necessario procedere.
Sul fronte della protezione civile c’è da registrare la disponibilità della Provincia Autonoma di Trento che ha offerto una pala gommata caricatrice e due mezzi con cassone che la Sala operativa di Mestre si appresta ad attivare.
Sempre dal Trentino arriveranno in provincia di Belluno, in difficoltà per l’immensa nevicata, squadre di Vigili del Fuoco volontari e del Soccorso Alpino di Trento che si concentreranno sulla rimozione della neve dalle grandi coperture.
Un aggiornamento è stato approntato anche per quanto riguarda la situazione dei fiumi nel padovano.
In estrema sintesi, la maggiore sofferenza idraulica è per le aste del Bacchiglione, del Bisatto e del Sistema Fratta-Gorzone.
BACCHIGLIONE rispetto all’idrometro regolatore di Longare, il fiume per tutta la giornata di ieri è rimasto sopra il primo livello di guardia, e nella giornata di oggi si è raggiunto il colmo di piena a m 5,30 alle 13,30, colmo di piena che si è ripetuto dopo quello di sabato 1 febbraio, con grave sollecitazione per tutte le opere idrauliche. Il colmo dovrà transitare verso sera a Padova e successivamente a Bovolenta, dove si è già allagata la Punta di Bovolenta e posti in opera le panconature di primo e secondo livello.
BISATTO si è riproposta nella giornata odierna la situazione di venerdì scorso, solo che alla stazione di Vo’ si è raggiunto il massimo storico. Diretta conseguenza della piena del Bisatto è l’estrema sofferenza idraulica dell’asta in particolare per Este e Battaglia Terme dove la località “Ortazzi” e altre aree sono soggette ad allagamento.
SISTEMA FRATTA-GORZONE. Nonostante l’invaso delle acque del Fiume Guà nel bacino di Montebello, per tutta la giornata di ieri ed anche oggi i livelli idrometrici sono rimasti a quote superiori al secondo livello di guardia, nonostante si sia intervenuti per fermare le idrovore della Bonifica.
BRENTA pur essendo superiore a valori normali ha consentito il regolare deflusso del Piovego, però in prossimità della foce si sono manifestati fontanazzi come si è verificato anche sul Gorzone.
MUSON DEI SASSI. Profilo idrometrico molto variabili con successivi situazioni di colmi di piena e conseguenti scarichi. Grande stress per le arginature non ci sono al momento da segnalare pericoli particolari.
Adige sopra livelli normali ma non desta preoccupazioni.
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