Blitz Gallarate (Varese) – Evade un ergastolano Ucciso un fratello del detenuto
Un commando armato ha assaltato un furgone della polizia penitenziaria a Gallarate (Varese), vicino al tribunale, dove era in programma un’udienza, e ha liberato il detenuto calabrese Domenico Cutrì. Nella sparatoria è rimasto ucciso il fratello dell’evaso, Antonino. Il suo corpo è stato scaricato davanti all’ospedale di Magenta, nel Milanese. I carabinieri hanno smentito che un altro fratello si sia costituito.
L’uomo liberato stava scontando un ergastolo per omicidio ed era detenuto nel carcere di Busto Arsizio. L’aggressione è stata eseguita da almeno 4-5 malviventi, che hanno liberato il compagno detenuto, già condannato all’ergastolo per omicidio e che doveva affrontare un nuovo processo per emissione di assegni falsi. I banditi sono fuggiti poi con una C3 di colore nero targata EM 197 ZE. L’auto è stata avvistata tra Magenta e Legnano.
La madre ha portato il figlio morente in ospedale – E’ stata la madre di Antonino Cutrì a portare il figlio, in fin di vita, all’ospedale di Magenta. Secondo la ricostruzione dei carabinieri i banditi hanno portato il ferito in casa della donna a Cuggiono nel Milanese, e lei lo ha portato in ospedale dove poi è morto.
I feriti sono due agenti e non sarebbero gravi – Due persone sono rimaste ferite nella fuga. Gli assalitori hanno aggredito i poliziotti mentre stavano per uscire dal tribunale di Gallarate, favorendo la fuga del complice. Uno dei due agenti, spinto dalle scale, ha riportato un trauma cranico. L’altro ha dei problemi agli occhi perché i malviventi hanno usato uno spray urticante. I malviventi sono arrivati su due auto, una delle quali abbandonata, con a bordo armi.
Malviventi avevano un ostaggio – I due banditi, che hanno liberato Cutrì, mentre si trovava sulle scale del tribunale scortato dagli agenti, avevano un ostaggio. In questo modo hanno intimato ai poliziotti di lasciare le armi a terra. Una volta liberato l’ostaggio, è iniziata la sparatoria.
Cancellieri: “Fatto molto grave” – “Si tratta di un episodio molto grave che sto seguendo, nella sua evoluzione, in costante contatto con i vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, parlando dell’evasione di Domenico Cutrì avvenuta a Gallarate. “Spero – ha aggiunto il ministro – che al più presto l’ergastolano evaso e la banda complice vengano assicurati alla giustizia”.
Commento all'articolo