Sochi 2014, strage di cani randagi prima della cerimonia di apertura Olimpiadi.
E’ quasi tutto pronto per i Giochi olimpici invernali che prenderanno il via venerdì a Sochi ma sul tavolo, oltre alla questione sicurezza, arriva un altro caso: quello dei cani randagi. Secondo ‘ABC News’ le autorità locali avrebbero ingaggiato una compagnia privata per eliminare il maggior numero possibile di cani randagi dalla localita’ prima dell’apertura delle Olimpiadi invernali nonostante l’impegno preso nei mesi scorsi a non toccare gli animali.
Interpellato dalla ‘ABC’, il proprietario della compagnia Alexei Sorokin non ha chiarito il numero di randagi che sono stati tolti dalle strade: “Immaginate cosa potrebbe accadere se durante il salto dal trampolino di uno sciatore a 130 chilometri orari un cane gli si dovesse parare di fronte durante, sarebbero morti entrambi – afferma Sorokin -. I cani vanno tolti dalle strade anche se questo significa eliminarli”. Sorokin ha poi aggiunto che la sua compagnia si avvale di trappole e veleno per uccidere gli animali ma nega vengano usati metodi crudeli nei confronti degli animali. “Io sono per il diritto delle persone di circolare per le strade senza la preoccupazione di una eventuale aggressione dei cani, chiamiamo le cose con il loro nome: questi cani sono spazzatura biologica”.
In seguito delle critiche avanzate, lo scorso aprile le autorità di Sochi avevano espresso la volontà di fare marcia indietro rispetto al piano di eliminare 2000 cani presenti nella località russa optando per un piano alternativo basato sull’accudire, curare e sterilizzare le bestie. Per quanto riguarda i preparativi e la logistica degli alloggiamenti al momento solo 6 dei 9 hotel destinati a ospitare i media in prossimità delle piste sono al momento operativi. “Questo non significa che siano vuoti o senza posti letto”, precisa il portavoce del Cio, Mark Adams, chiarendo però che nessuno è rimasto senza sistemazione e rassicurando che per la cerimonia di inizio dei Giochi tutto sarà sistemato.
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