Sochi, la torcia olimpica è arrivata in città. Proteste nel mondo contro leggi anti-gay
Sochi, 5 feb. – (Adnkronos/Dpa/Ign) – La torcia olimpica è arrivata nella città russa di Sochi ed ha iniziato il tratto finale del suo percorso prima di accendere, venerdì, il braciere dei Giochi Invernali. Come hanno annunciato gli organizzatori, 30 personalità porteranno il fuoco olimpico fino all’avvio della cerimonia inaugurale. La fiamma percorrerà, nel suo tratto finale, la confinante regione di Adler, dove si trova l’aeroporto olimpico, il centro sciistico di Rosa Chutor, nella zona montagnosa di Krasnaya Polyana, sede di varie competizioni.
Navigerà anche sul Mar Nero su un veliero e farà una passeggiata sulla costa di Sochi prima di arrivare allo stadio Fisht per l’apertura dei XXII Giochi Invernali. Tra i tedofori ci saranno anche il segretario generale delle Nazioni Unite, il sudcoreano Ban Ki-moon, il presentatore televisivo russo Vladimir Posner ed il ministro della Difesa della Russia, Serguei Shoigu. Come in tutti i Giochi, il nome dell’ultimo tedoforo è mantenuto segreto. Sette schermi giganti mostreranno a Sochi il tratto finale del percorso e l’arrivo della torcia allo stadio olimpico che durante il tragitto di oltre 65.000 chilometri, è stata sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), si è immersa nell’immenso lago Baikal ed ha raggiunto il Polo Nord dopo un tragitto su una barca rompighiaccio.
Intanto oggi contro il governo russo sono scesi i movimenti per la difesa dei diritti dei gay. Lo scopo delle iniziative, che si svolgeranno in 19 città tra cui New York, Parigi e San Pietroburgo, è quello di mobilitare i grandi sponsor dei Giochi tra cui Coca Cola, Samsung e Visa per spingerli a pronunciarsi contro le nuove leggi russe contro l’omosessualità. “Non possiamo ignorare ciò che sta accadendo in Russia dove le leggi antigay stanno impedendo a milioni di persone di viversi lo spirito e i valori propri dei Giochi Olimpici”, ha commentato alla Bbc Marie Campbell, direttore del gruppo All Out.
Sui Giochi incombe inoltre il pericolo terrorismo. Barack Obama ha riunito il consiglio di Sicurezza nella situation room della Casa Bianca per discutere delle misure adottate per garantire la protezione degli americani che parteciperanno alle Olimpiadi. Alla riunione, presieduta da Obama e dal vice presidente Joe Biden, hanno partecipato i ministri di Esteri e Difesa, John Kerry e Chuck Hagel, insieme ai capi degli stati maggiori, delle agenzie di intelligence, delle forze di sicurezza ed altre agenzie federali.
Al presidente è stato assicurato che “tutte le misure appropriate” sono state adottate per garantire la sicurezza dei cittadini americani. E il presidente ha dato loro indicazioni affinchà continuino a “rivederle costantemente ed agire di fronte a qualsiasi nuova informazione” che possa mettere a rischio la sicurezza durante i Giochi. “Gli Stati Uniti hanno offerto il loro pieno sostegno e cooperazione alle autorità russe, che sono responsabili per i Giochi – ha detto ancora la Casa Bianca – al presidente è stata illustrata la situazione generale della sicurezza, la nostra cooperazione con le autorità russe e il pieno impegno del nostro governo a sostegno dei nostri atleti, delegazioni ed americani che partecipano alle Olimpiadi”.
Gli Stati Uniti hanno inviato nel Mar Nero due navi da guerra con 600 uomini a bordo che si sono posizionate a largo delle coste ucraine. Dopo gli attentati avvenuti lo scorso dicembre a Volgograd, ad opera di militanti del Caucaso che hanno minacciano le Olimpiadi, a Sochi è alto l’allarme anti-terrorismo.
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