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Parma-Fiorentina 2-2: commento e pagelle. Con un capolavoro di Mati Fernandez la Viola riacciuffa un bel Parma

Parma-Fiorentina 2-2: commento e pagelle. Con un capolavoro di Mati Fernandez la Viola riacciuffa un bel Parma

Sfida delicata al Tardini, dove il Parma cerca di puntare il 5^ posto e la Fiorentina di restare in scia rispetto al Napoli e allo stesso tempo di guardarsi le spalle dalle inseguitrici, ducali compresi.
Primo tempo di leggera marca viola, ma il Parma ogni volta che le circostanze lo permettono non manca di pungere. Le occasioni, tuttavia, non pullulano, fino al 39′, quando Amauri fa a sportellate in area, mette un pallone in mezzo che Pizarro sporca facendolo finire sui piedi di Cassano che, da due passi, non può sbagliare. E’ la svolta della partita e per gli uomini di Montella suona la definitiva sveglia. Ai gigliati, infatti, bastano 2 minuti per pareggiare: su un assist di Matri Borja Valero non riesce a impattare ma Cuadrado segue bene l’azione, si avventa sul secondo palo e insacca.
La ripresa si infiamma dopo soli 4′: Tomovic colpisce Biabiany mentre quest’ultimo impattava di testa e Gervasoni decreta il penalty. Dal dischetto Amauri trasforma e riporta i ducali avanti. Le cose si complicano per la Viola con l’espulsione per doppia ammonizione di Diakitè che atterra ingenuamente Cassano a metà campo. Montella non si fa intimorire dall’inferiorità numerica e gioca la carta Mario Gomez al posto di Joaquin. Le offensive viola sono sterili e confuse ma Montella, che mette Mati Fernandez al posto di Aquilani, indovina il cambio e il cileno trova l’insperato 2-2 con una punizione michelangiolesca. Il finale è nervoso e a tempo scaduto Gervasoni espelle Borja Valero e Munari per un accenno di rissa. Termina così 2-2.

Parma (3-5-2)

MIRANTE 6: incolpevole sulle reti viola

CASSANI 6,5: compitino nel primo tempo. nella ripresa, complice la superiorità numerica, gioca molto meglio

PALETTA 6,5: annulla completamente Matri e anche su Mario Gomez, cliente decisamente più ostico, fa ottima guardia

LUCARELLI 6: qualche errore veniale, ma nel complesso la sua è una prova da vero capitano

MOLINARO 5,5: unico dei suoi a giocare una partita al di sotto della sufficienza. E’ pur vero che Cuadrado è un brutto cliente.

GARGANO 6,5: il suo “lavoro sporco” è oltremodo utile per limitare una mediana seconda solo a quella della Juve capolista.

MARCHIONNI 6: ex di turno anche lui, concilia alla perfezione ordine e corsa
(80′ MUNARI 4,5: 14 minuti solo per farsi espellere a tempo scaduto)

PAROLO 6: anche lui coniuga bene qualità e quantità

BIABIANY 6: buona prova sulla fascia destra, dove Tomovic non lo argina come dovrebbe. Qualche suggerimento in più per le punte sarebbe tuttavia stato auspicabile
(87′ PALLADINO s.v.)

AMAURI 7: contro la sua ex squadra si esalta rendendo possibile il primo gol e mostrandosi freddo dal dischetto

CASSANO 7: l’unico gesto tecnico esteticamente discutibile è l’esultanza con balletto. Per il resto, la sua è una prova spettacolare: gol, passaggi millimetrici e idee geniali.
(82′ SCHELOTTO s.v.)

Fiorentina (4-3-3)

NETO 6,5: sostanzialmente inoperoso fino al 66′, quando tiene in vita i suoi prima neutralizzando un tiro di Cassani e poi dicendo “no” ad Amauri sulla respinta.

DIAKITE’ 4: nel primo tempo copre discretamente, ma la spinta è pressoché nulla. Nella ripresa si fa espellere ingenuamente dopo 4 minuti con un fallo a dir poco evitabile.

GONZALO RODRIGUEZ 5,5: in occasione del primo gol emiliano non riesce a contrastare Amauri, permettendogli di mettere la palla in mezzo: un errore che pesa.

SAVIC 6: unico della retroguardia viola a offrire una prova priva di elementi da criticare

TOMOVIC 5: adattato per cause di forza maggiore a terzino sinistro permette a Biabiany di fare quello che vuole e causa anche il calcio di rigore con cui il Parma si riporta in avanti.

AQUILANI 5,5: il dinamismo dei centrocampisti avversari lo mette in seria difficoltà.
(78′ MATI FERNANDEZ 7: capita di dover dare 7 per un singolo tocco di palla se questo provoca il pareggio)

PIZARRO 7: ogni azione passa dai suoi piedi. E’ il cervello di questa squadra. Insostituibile

BORJA VALERO 5,5: sempre presente nella costruzione del gioco, ma oggi appare più appannato e nervoso del solito. Nervosismo che si palesa nella scaramuccia con Munari che gli causa il rosso.

CUADRADO 6,5: pur non rendendosi protagonista (anche a parità numerica) delle sue proverbiali scorribande, trova comunque il gol ed è una minaccia costante sulla destra.

MATRI 5: un assist dovrebbe far lievitare la valutazione, ma in questo caso la prova dell’ex milanista è così incolore da farci applicare una deroga a questa “regola non scritta”
(67′ ILICIC 6: bisogna riconoscergli l’impegno nel massimizzare ogni pallone che gli capita sul piede. Il singolare non è casuale, visto che purtroppo gioca solo col sinistro)

JOAQUIN 6: discreta prova dello spagnolo, che dispensa qualità e non manca di proporsi. Sostituito a causa dell’inferiorità numerica.
(59′ GOMEZ 5,5: è ancora imballato, e si vede)

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