Atletico Madrid – Milan / Nella notte di Madrid, Balotelli è l’imputato numero uno
Notte fonda per il Milan, dopo l’eliminazione subita, ieri, ad opera dell’Atletico Madrid: 4 – 1 per i ‘colchoneros’ il risultato finale, dopo il match di andata giocato su buoni ritmi dai rossoneri, nonostante la peraltro immeritata sconfitta. Sul banco degli imputati è finita un po’ tutta la squadra rossonera, compreso l’allenatore Seedorf e, alla luce delle prestazioni dei singoli individui, gli undici due ‘salvabili’ sono da considerare Kakà ed Andrea Poli. Poi, il nulla, con una squadra confusa, arrendevole, a tratti irritante, che ha giocato appena 15 minuti degni di nota, prima che il goal di Arda Turan tagliasse definitivamente le gabme.
Sotto accusa, più di ogni altro, è finito Mario Balotelli: nelle serate che contano, come avevamo già scritto ieri, devono essere i campioni, o presunti tali, a caricarsi la squadra sulle spalle e dare il 110% per portarla a raggiungere l’obiettivo. A tal proposito, avevamo tirato in ballo proprio Kakà e Supermario. E se il brasiliano, quantomeno, ha sputato veramente l’anima per cercare di dare manforte al suo Milan, di ben altra pasta è stata la prestazione firmata dall’attaccante bresciano. Una prestazione che possiamo catalogare, probabilmente, come la peggiore della sua carriera.
Poca voglia di fare, poco spirito di sacrificio, palese nervosismo, contributo alla squadra pari quasi a zero: insomma, nessuna cosa degna di nota, eccetto l’apertura per Poli nell’azione del goal dell’illusorio pareggio. E se le parole non bastano a bocciare Mario, ci sono delle statistiche ben precise che lo inchiodano senza possibilità di replica. Come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, basterebbe considerare il dato dei chilometri percorsi durante l’intera partita: 8 per Balotelli, ben 2 in meno rispetto al man of the match, il pari ruolo Diego Costa. Se consideriamo le dimensioni del campo da gioco, è come se l’ex Manchester City avesse percorso il terreno di gioco del ‘Vicente Calderon’ venti volte in meno rispetto al brasiliano. Mica poco!
Ma non finisce qua, perchè su Balotelli ci sono da annotare anche i seguenti numeri: 1 solo tiro, 0 cross, 0 occasioni create, 15 palle perse, 2 dribbling tentati ed entrambi non riusciti e addirittura 0 contrasti! Se pensiamo che Diego Costa, oltre a segnare 2 goal ed a correre come un matto, ha effettuato 35 passaggi di cui 26 andati a buon fine, ben 7 sponde (1 per Balotelli), 1 cross e 2 lanci filtranti, ci rendiamo davvero conto dell’abisso che c’è tra i due, quantomeno riguardo la serata di ieri.
Insomma, a conti fatti, per Balotelli i capi di accusa sono tanti ed evidenti. Ribadiamo, addossare unicamente a lui le responsabilità dell’eliminazione è esercizio che non sta in cielo e neppure in terra, ma da Mario ci si sarebbe aspettati una partita da leader, un comportamento di responsabilità: nulla di tutto ciò si è visto, ed il primo a rendersene conto sarà stato Clarence Seedorf. E se già prima di questo incontro il futuro di Mario in rossonero era incerto, adesso le nubi riguardo una sua conferma si fanno ancora più fitte. Nel frattempo, tutti continuano ad interrogarsi: Balotelli è un campione oppure no?
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