Il governatore del Veneto Zaia lancia on line il referendum per l’indipendenza della regione
“Il fermento indipendentista è sempre più forte – ha detto Zaia – e non dipende dalla gente del nord sempre più strozzata, dipende da Roma”. Su Renzi: “É un neocentralista che ha un ideale di sviluppo fordista, non crede nelel Regioni”
Dal 16 marzo è infatti on line il referendum per l’indipendenza del Veneto così come anticipato a Libero dal governatore della regione Luca Zaia. Il 21 marzo, ultimo giorno per aderire all’iniziativa, ci sarà lo spoglio in piazza dei Signori a Treviso.
Nell’intervista il presidente leghista parla di una iniziativa che si chiama appunto “Plebiscito 2013”, costola di un altro partito, “Indipendenza veneta”. “Bisogna fare delle riflessioni, dice Zaia. E in merito alle motivazioni di questo plebiscito, dice che molte persone vogliono l’indipendenza “perché, strangolate dalla crisi, chiedono tassazioni più basse”. Poi si lascia andare e aggiunge: “Mi piacerebbe che pensassero all’indipendenza come movimento culturale, tipo Catalogna o Scozia”.
Se Barcellona ottiene indipendenza, anche Venezia potrebbe ottenerla
Zaia prende come fonte di ispirazione quello che sta accadendo in Catalogna, il referendum omologo di Artur Mas. “Dobbiamo capire – dice – se sull’indipendenza riescono ad aprirci un varco. La loro deadline è il 9 novembre 2014. Se l’indipendenza la ottiene Barcellona, seguendo il loro metodo potrebbe ottenerla Venezia”.
Renzi non crede nelle Regioni, è un neocentralista
E a Renzi dice: “Il fermento indipendentista è sempre più forte, e non dipende dalla gente del nord sempre più strozzata, dipende da Roma. Matteo l’ha detto chiaramente di non credere alle Regioni, anzi fosse per lui le abolirebbe. É un neocentralista che ha un ideale di sviluppo fordista; noi siamo quelli del distretto industriale diffuso. Fosse per Renzi la Bavaria industriale autonoma non esisterebbe”.
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