Don Backy a Radio Centro Musica
Il mondo di Radio Centro Musica cambia, evolve, corre lungo una strada in salita, ma comunque non arresta la sua corsa. Noi di ELFA che la supportiamo ormai da 3 anni, ci crediamo e percorriamo questo tragitto con il Diretur MARCO GOLLINELLI e sua degna compagna di avventure SONIA PERUCH .
In questi anni alla crescita di Radio Centro Musica hanno contribuito programmi che sono andati e venuti, programmi che sono arrivati sui giornali nazionali come “Free Time”, programmi che sono entrati in palinsesto perchè molto apprezzati sia per stile di conduzione che per programmazione musicale come NON SPARATE SUL DJ, NOCTURNO e LA TRIPLETTA nonché l’ultimo arrivato in casa RCM : IL DJ NON MUORE MAI.
Ma il programma di punta di Radio Centro Musica rimane sempre e soltanto uno: MONOGRAFIE.
Il programma in onda tutti i venerdì dalle 22 alle 24 è condotto con uno stile ironico e divertente dai due capisaldi di RCM che ne hanno fatto un soave e rilassante salottino radiofonico per tutti quegli artisti che amano raccontarsi.
In questo contesto molto confidenziale sono stati ospiti: Mariella Nava, Marco Ferradini, Alberto Fortis, Riccardo Benini e tanti altri. E qui scoppia la surpriseeeee per tutti voi accaniti ascoltatori …….. RULLO DI TAMBURI……..
SOLO PER RADIO CENTRO MUSICA
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VENERDI’ 18 APRILE 2014 ALLE 22
OSPITE IN “MONOGRAFIE”
IL GRANDE DON BACKY
L’ARTISTA
Don Backy, nome d’arte di Aldo Caponi, coltiva la passione per la pittura, la recitazione e il rock già in giovane età e riuscirà a realizzarsi in tutti e tre i campi.
Inizia a strimpellare la chitarra da ragazzino nel 1956, Il giovane Aldo scrive testi e canta in diverse band e crede fino in fondo nel progetto musica. Il maestro Detto Mariano, all’epoca collaboratore di Alessandro Celentano (fratello di Adriano), ascolta il suo ultimo disco e lo segnala ad Adriano, che sta cercando nuovi artisti da lanciare per la sua casa discografica, il Clan Celentano, fondata proprio in quel periodo (marzo 1962) dopo la chiusura del contratto con la Jolly, ma Celentano boccia sia la canzone che il cantante. Detto Mariano non si arrende: dopo alcuni giorni quindi ripropone il disco all’ascolto di Adriano, ottenendone un secondo rifiuto. Solo la curiosità spinge Milena Cantù (all’epoca fidanzata di Celentano) a riascoltare il disco, rimanendone entusiasta. Adriano Celentano si convince allora dell’originalità del brano e del cantante e lo fa contattare dal fratello con una lettera raccomandata. Il ragazzo si presenta emozionatissimo a Milano e viene scritturato.
Ricky Gianco, Guidone e altri componenti del Clan decidono di cambiare il nome d’arte di Agaton e optano per Don Backy. La neonata etichetta discografica lo invia al primo Cantagiro con La storia di Frankie Ballan. Don Backy scrive anche testi per altri autori del Clan: sulla musica di Stand by Me racconta la storia di una ragazza non vedente, e la canzone Pregherò diventa un grande successo di Celentano; per Ricky Gianco scrive il testo di Tu vedrai, sulla musica di Don’t play that song, che viene lanciata quale seguito di Pregherò.
Nel 1967 è al Festival di Sanremo in coppia con Johnny Dorelli con una delle sue canzoni più celebri, L’immensità, ripresa subito da Mina, da Milva e dai Negramaro, da Francesco Renga e – in Spagna e paesi latini – da Mónica Naranjo.
Al 15º Festival della Canzone Napoletana 1967 si presenta con il brano di Salerno e Lombardi E facimmoce a croce, eseguito in abbinamento con Ettore Lombardi.
L’anno dopo, per problemi legati alle royalties effettive non pagategli sui dischi venduti, abbandona il Clan Celentano per nuerose divergenze finisce a non poer presentare il suo brano a sanremo nel 1968.
Don Backy si rifà l’anno dopo con Un sorriso, in coppia con Milva, che vince la prima serata e si classifica terza a Sanremo 1969 riscuotendo un buon successo di vendite.
Continua anche la carriera d’attore e firma il nuovo contratto per la CGD, dove resta per due anni per poi passare alla RCA Italiana e infine, dopo altri due anni, fondare una sua nuova etichetta, la Ciliegia Bianca.
Nel 1971 propone a Mina Sognando, storia di un disagio mentale, che riscuote un grande successo nel 1976. Nel 1981 la sua Importa niente diventa la sigla di Domenica In di quell’anno.
La carriera di Don Backy si sviluppa quindi tra cinema, teatro, fumetti e libri, contenenti più di 1600 tra foto, documenti, lettere, minute di canzoni e altro materiale interessantissimo per chi vuole avere l’immagine esatta di un periodo storico formidabile.
a cura di Francesca Molon
Ufficio stampa ELFA Promotions
www.elfapromotions.com
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