Brasile 2014: Spagna-Cile 0-2, gol e highlights
Adios Spagna. Nella seconda giornata del Girone B i campioni del mondo vengono sconfitti 2-0 da uno splendido Cile e dicono addio al Mondiale dopo appena due partite: al Maracanà di Rio de Janeiro decidono le reti, entrambe nel primo tempo, di Edu Vargas e Aranguiz. Nella ripresa pressione sterile degli uomini di Del Bosque, mentre Sanchez e compagni sfiorano a più riprese la terza rete. Prossimo turno con l’inutile Australia-Spagna e Olanda-Cile, sfida decisiva per il primo posto nel gruppo.
Per la terza volta negli ultimi quattro Mondiali, dunque, la squadra campione del mondo esce al primo turno: era già successo alla Francia in Corea del Sud e Giappone e all’Italia in Sudafrica, ora è il momento della Spagna. Una Spagna irriconoscibile, che prende 7 gol in due partite (nel 2010 ne aveva presi 2 in sette) e dice addio alle speranze di bis Mondiale. Del Bosque prova a cambiare qualcosa rispetto all’orribile esordio contro l’Olanda: in panchina i ‘barcelonisti’ Piqué e Xavi, dentro al loro posto Javi Martinez e Pedro, la squadra si schiera con un 4-2-3-1. Ma non cambia nulla: la difesa è allegra e in 45 minuti prende due gol evitabilissimi. Al 20′ sensazionale azione del Cile: Sanchez serve in profondità Aranguiz che mette al centro per Edu Vargas, l’ex Napoli salta Casillas e di destro insacca l’1-0. Al 43′, invece, è Casillas a combinare la frittata respingendo centralmente la punizione di un fantastico Alexis: si avventa sulla sfera l’inesauribile Aranguiz che di punta mette dentro il 2-0.
La ripresa è una lenta agonia per gli spagnoli, spenti e privi di idee, incapaci di articolare il gioco che li ha resi i più forti negli ultimi otto anni. Al 53′ il pallone spedito a lato da Busquets, a due metri dalla porta sulla rovesciata di Diego Costa, è il primo segnale di resa. Nemmeno i cambi, con gli innesti di Koke, Fernando Torres e Cazorla per Xabi Alonso, Diego Costa e Pedro, servono a migliorare. Anzi, è il Cile a sfiorare a più riprese il 3-0 con le rapidissime ripartenze di Alexis Sanchez. Alla fine è la festa dei moltissimi tifosi cileni che gremiscono gli spalti di Rio. Nel giorno in cui esce di scena Re Juan Carlos, anche l’Invincibile Armata è costretta ad abdicare. E a 64 anni da quello del Brasile, anche la Spagna ha il suo Maracanazo.
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