20 PAROLE CHE NON ESISTEVANO NEL LINGUAGGIO DEL WEB 20 ANNI FA
Yahoo ha appena festeggiato i suoi 20 anni e, in un periodo relativamente breve, molte cose sono cambiate nel mondo e nel web dai tempi del suo lancio nel 1995
Per celebrare 20 anni di Internet, Yahoo News ha compilato una lista di parole e locuzioni legate al Web che non esistevano quando l’azienda è stata fondata. Tra queste: “blog” “selfie” e soprattutto “social media.” Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg aveva solo 10 anni quando Yahoo andò online. I tweets erano soltanto ciguettii di passerotti (senza limiti nel numero dei caratteri) e Tumblr era sono un ammasso di consonanti.
Prima di Sunnyvale, gli Yahoo erano una razza di creature brute, selvagge e rozze ed è in parte anche per questo motivo che i fondatori Jerry Young e David Filo scelsero questo nome, quando decisero di trovarne uno per la loro Guida del World wide Web. Ma forse non tutti sanno che la parola, in realtà, è anche un acronimo per “Yet Another Hierarchical Officious Oracle”, che si rifa alle radici del portale, nato come directory.
Per mostrare quanto profondamente il mondo digitale sia cambiato dal momento del lancio di Yahoo, ecco 20 parole o locuzioni entrate nell’uso o diventate popolari nel linguaggio di Internet dopo il 1995
Blog
Abbreviazione di weblog: questa parola è entrata nell’uso alla fine degli anni 90 e inizialmente si riferiva per lo più a diari e siti personali, con post scritti in prima persona su argomenti vari e pubblicati in ordine cronologico inverso. Il fenomeno ha portato a un’era di “Blog celebrities” e il concetto di “blogging” è ormai sempre più importante per le news digitali
Bitcoin
Il sistema di pagamento online lanciato nel 2009 è diventato sempre più famoso, con oltre 100.000 operatori che oggi accettano pagamenti con questo sistema. Ma pare che la moneta criptata non stia passando un momento facile. Una recente analisi della Federal Reserve ha concluso che si tratta di una forma pochissimo usata per il pagamento di prodotti e servizi.
Clickbait
Letteralmente “contenuto online che genera click dagli utenti e guadagni per chi fa pubblicità” , è spesso ormai considerato un sinonimo di mancanza di qualità e di cura nel contenuto. Nel 2014 Onion ha lanciato “Clickhole”, un sito satirico che prende di mia realtà come Buzzfeed e Upworthy specializzati nel cosiddetto clickbait.
Crowdsourcing
Questa parola è stata coniata da Wired Magazine nel 2005 per significare “l’atto per cui un’azienda o un’istituzione fa propria una funzione tradizionalmente appannaggio dei dipendenti per esternalizzarla a un largo e non definito gruppo di persone, attraverso una chiamata aperta”
Friend & Like
Quando Yahoo venne lanciata a metà degli anni 90, “friend” era un semplice nome (non un verbo) e like un verbo regolare. Ma con Facebook, a partire dal 2004, queste parole hanno in parte cambiato il loro significato e oggi definiscono il modo in cui le persone si comportano online.
Oggi “dare l’amicizia” o togliere l’amicizia (in inglese to friend o unfriend) si riferisce al fatto di aggiungere o togliere qualcuno dalla lista dei nostri amici su Facebook e il numero di like che riceviamo per le nostre foto è una sorta di status sociale.
Pubblicare una foto che non riceve like è quasi… una vergogna! #theworst.
Flash Mob
Gruppo di persone che si riunisce improvvisamente in uno spazio aperto, spesso per dare vita a una breve performance. Questa parola entrata in uso nella seconda metà degli anni Zero con la diffusione massiva della comunicazione mobile, fondamentale per questo tipo di azioni.
GoPro
L’azienda che realizza le telecamere HD mobili, utilizzate soprattutto negli sport d’azione e nei video con i droni. Lanciata nel 2002, nel 2014 si è quotata in borsa con una valutazione di quasi 3 miliardi di dollari.
Hashtag
Gli hashtag vennero creati nei primi anni di Twitter come un modo per raggruppare i tweet per argomento, e sono stati in seguito adottati da altri social network come Facebook e Instagram. La parola hashtag stata aggiunta all’Oxford English Dictionary a giugno2014.
Internet meme
Un’idea che si diffonde velocemente e in maniera virale su Internet: se state pensando ai gattini, avete ragione. Nel 2008 stato lanciato Know Your Meme, un sito che raccoglie i più popolari.
Photobombing
L’atto di inserirsi intenzionalmente o meno in foto altrui esiste da molto prima di Internet , ma come è accaduto in molte altre occasioni, questa pratica, con la diffusione dei social media, è diventata una sorta di sport. Medaglia d’oro la regina Elisabetta, che ha reso famosa una coppia di giocatrici australiane di Hockey semplicemente apparendo sullo sfondo di un loro selfie durante una sua visita.
Podcast
File di musica o file audio disponibili per l’ascolto e il download su dispositivi mobili, Emersi nel 2000 come nuovo media, hanno trovato massiccia diffusione con l’avvento di itunes e la diffusione degli ipod.
Selfie
I selfie o autoscatti esistevano naturalmente da ben prima che diventassero una specie di mania tra gli utenti dei social media. Ma la parola è entrata nell’uso soprattutto in seguito allo scatto di Ellen Degeneres alla notte degli Oscar 2014, quando scattò il selfie più retwittato di tutti i tempi.
Social Media
Sembra incredibile ma Yahoo esisteva da ben prima che ci fossero social media come Facebook, YouTube, Twitter, Instagram e LinkedIn e anche prima di piattaforme pioniere come Friendster e Myspace.
Text
In inglese, con il verbo to text si intende l’atto di mandare un messaggio da uno smartphone. La popolarità di questa forma di scambio tra i giovani ha portato le vecchie generazioni a parlare di scomparsa della comunicazione, ma l’abitudine è diventata pericolosa soprattutto quando si è alla guida di un veicolo ( vedi le diverse campagne don’t text and drive)
Sext
Per sexting si intende un tipo di comunicazione via messaggio che va dal flirt online allo scambio di fotografie di nudo. Una forma di scambio sempre più popolare, praticata negli Stati Uniti sia da studenti che da politici. Secondo un recente studio, un americano su 4 indulge nel sexting
Smackdown
Letteralmente “l’atto di buttare qualcuno a terra” – è un vocabolo ormai cooptato dal wrestiling ma l’arte dei commenti su Internet ha generato, negli anni, una serie infinita di “smackdown” digitali, alcuni intelligenti, altri molto meno.
Troll
Un altro prodotto dei commenti su Internet sono i troll online, persone la cui esistenza sembra essere dedicata a litigare via Web. I troll sono una presenza costante in rete, dai primi newsgroup e dalle prime chatroom, ma esprimono il meglio di sé su Twitter.
Tweet
Un messaggio di testo di 140 caratteri o meno, pubblicato su Twitter. Il primo tweet fu pubblicato nel 2006. Oggi , secondo i dati di Twitter, vengono pubblicati oltre 500 milioni di tweet al giorno
Viral
Prima dei social media, l’aggettivo “virale” alludeva senza dubbio a qualcosa di pericoloso per la nostra salute. Oggi, invece, è associato al rapido successo di un argomento discusso su Internet, che può facilmente andare oltre i confini del web.
Wi-fi
La tecnologia Internet Wireless esisteva ben prima del 1995 ma la parola venne usata per la prima volta nel 1999 . nel 2005 la città di Sunnyvale in California, dove si trova Yahoo, è stata la prima degli USA a offrire Wi-fi gratis a tutti.
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