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Mostra su Buzzi e Steinberg a Sondrio

Mostra su Buzzi e Steinberg a Sondrio

Una mostra tra letteratura e arte per Aldo Buzzi e Saul Steinberg

Cartello mostra post fuori dall'ingresso della Galleria

Locandina mostra su Aldo Buzzi e Saul SteinbergIn primavera, oltre alla natura, a Sondrio sbocciano gli eventi culturali. Uno di questi, forse il principale di questo periodo, è una mostra dedicata ad Aldo Buzzi e Saul Steinberg. La mostra è stata inaugurata lo scorso 19 marzo erimarrà aperta e visitabile fino al prossimo 24 maggio, com’è possibile leggere anche sulla locandina inserita nell’articolo.  Lo mostra, suddivisa in due sezioni, una visitabile presso la Galleria Credito Valtellinese di Palazzo Sertoli in Piazza Quadrivio, 8 e l’altra visitabile presso la sala esposizioni del Museo Valtellinese di Storia e Arte, in via Maurizio Quadrio, 27 entrambe a Sondrio e distanti tra loro poche decine di metri l’una dall’altra, raccoglie una vasta selezione di fotografie, disegni, lettere, volumi e altri testi manoscritti, relativi alla vita e all’amicizia profonda che ha legato Aldo Buzzi a Saul Steinberg, da quando si sono conosciuti ai tempi nei quali entrambi frequentavano, come dirò nelle brevi note biografiche che riporterò a conclusione dell’articolo, la Facoltà di Architettura presso il Politecnico di Milano. Vi sono poi alcuni dipinti firmati da Saul Steinberg. Il pezzo, secondo me, più insolito e originale della mostra è la “camicia con timbri originali” esposta presso la Galleria Credito Valtellinese di Palazzo Sertoli, regalata da Saul Steinberg all’amico Aldo Buzzi.

La mostra è visitabile nei seguenti orari: la parte allestita presso la Galleria Credito Valtellinese di Palazzo Sertoli: dal martedì al venerdì dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 e al sabato dalle 09.00 alle 12.00. Per quanto invece riguarda la parte di mostra allestita presso il Museo Valtellinese di Storia e Arte, questa sarà visitabile nei seguenti orari: da martedì al venerdì dal 09.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 e al sabato dalle 15.00 alle 18.00. L’ingresso ad entrambe le sezioni della mostra dedicata ad Aldo Buzzi e Saul Steinberg è gratuito.

Locandina mostra su Aldo Buzzi e Saul Steinberg

Ed ora, come ho anticipato sopra, allo scopo di presentarvi i due protagonisti della mostra “Aldo Buzzi & Saul Steinberg. Un’amicizia tra letteratura e arte” riporto di seguito alcune brevi note biografiche.

Aldo Buzzi nacque a Como nel 1910 da padre di origini sondriesi e madre tedesca e mori a Milano, dopo breve malattia, nel 2009, all’età di novantanove anni. Dopo aver frequentato la Facoltà di Architettura presso il Politecnico di Milano dove ebbe come compagni, tra gli altri, Alberto Lattuada e Saul Steinberg, al quale lo legherà una profonda amicizia che durerà per tutta la vita. Durante la propria vita Aldo Buzzi svolgerà la professioni di regista, scenografo, sua è stata la realizzazione del mulino utilizzato nel film “Il mulino del Po” di Alberto Lattuada, costumista e scrittore. Tra le sue opere ricordiamo i volumi: “Piccolo diario americano” (1974) e “Cechov a Sondrio” (1991), entrambi editi da Scheiwiller e “L’uovo alla kok” (1979) nonchè “Riflessi e ombre” (2001, volume di Saul Steinberg al quale collaborò e che venne eletto “Libro notevole del 2002 dalla “New York Times Book Review“, questi ultimi editi da Adelphi.

Saul Steinberg nacque nel 1914 a Ramnicu Sarat, nel sud-est della Romania e da lì si trasferì poi con la famiglia a Bucarest, quando aveva soli sei mesi. Nel 1933 si iscrive alla Facoltà di Architettura presso il Politecnico di Milano dove conoscerà Aldo Buzzi al quale sarà legato per tutta la vita da profonda amicizia. Nel 1936 collabora col “Bertoldo”, settimanale umoristico milanese, fondato da Giovannino Guareschi. Steinberg è scomparso nel 1999 a New York. Tra le sue opere, oltre al già citato “Riflessi e ombre” (2001) edito da Adelphi e al quale a collaborato anche Aldo Buzzi ricordiamo: “All in line” (1945), edito da “Duell, Sloan & Pearce“, “Art of living” (1949) e “The Passport” (1954), questi ultimi editi da “Harper & Brothers“.

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