European Le Mans Series – Tre podi per la Ferrari a Silverstone
Prima gara della stagione 2015 del campionato European Le Mans Series ricca di emozioni e colpi di scena. La 4 Ore di Silverstone ha regalato alla Ferrari tre podi nelle due categorie nelle quali le vetture del Cavallino Rampante erano iscritte, la GTE e la GTC, categoria più votata ai gentlemen. Le Ferrari hanno dimostrato di avere il potenziale per centrare la vittoria ma per colpa di tanta sfortuna unita a qualche errore di troppo nessuna delle 458 Italia è riuscita a raggiungere il gradino più alto del podio.
GTE. La gara è stata subito molto accesa: al primo giro il prototipo numero 34 si è messo di traverso in pista ed è stato travolto da un’altra vettura. Il gruppo che arrivava da dietro si è così trovato la strada sbarrata e diverse Ferrari, tra cui la numero 81 che era partita in pole grazie a Michele Rugolo, sono state costrette ad uscire sull’erba per evitare di venire coinvolte nella carambola. In testa si è ritrovata la Porsche numero 86 ma le Ferrari presto sono riuscite a recuperare, con la 81 che era la GT più veloce in pista. Rugolo ha poi ceduto il volante a Rui Aguas ma il portoghese ha commesso un errore, finendo lungo nella sabbia. A combattere con la vettura tedesca sono rimaste così le 458 Italia di AF Corse numero 55 e 51. Prima di metà gara però, il prototipo numero 41 ha preteso di doppiare le Ferrari 51 e 81 in un colpo solo finendo per spingerle entrambe fuori pista. Le vetture sono finite violentemente contro le barriere: fortunatamente né Peter Mann, sulla 51, né Steve Wyatt, sulla 81, si sono fatti male. La Porsche di Wainwright-Carroll-Keen nella seconda parte di gara si è così avvantaggiata in maniera decisiva ma alle sue spalle si sono piazzate la 458 numero 66 del team JMW Motorsport (con Richardson, Smith e Tordoff) e la numero 55 di Cameron, Griffin e Scott.
GTC. Anche dalla classe GTC è arrivato un podio, il secondo posto della vettura numero 64 di AF Corse guidata da Rasmussen, Barreiros e Guedes, autrice di una gara decisamente regolare che l’ha vista piazzarsi alle spalle della BMW della TDS Racing di Perera-Lunardi-Dermont. Pure in questa categoria però c’è stato molto da recriminare. La vettura numero 63 di Roda, Melnikov e Cioci aveva il passo giusto per la vittoria ed era a ridosso dell’Aston Martin numero 68 che comandava la corsa. A 90 minuti dal termine la vettura inglese ha dato strada ad un prototipo sporcando le gomme e alla curva Club ha perso aderenza intraversandosi. La 63 seguiva a breve distanza e, impossibilitata a sapere dei problemi dell’Aston, ha finito per tamponarla spedendola violentemente contro le barriere. La Ferrari ha potuto continuare ma ha perso molto tempo nelle riparazioni ai box. La vittoria assoluta, al termine di una bellissima battaglia, è andata proprio alla Gibson numero 41 di Hirsch-Wirdheim-Lancaster. Prossimo appuntamento ad Imola il 16 e 17 maggio.
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