Baseball – Le Italian Baseball Series parlano ancora a favore del Rimini
La squadra di Catanoso ottiene la seconda vittoria del weekend (11-7) e si porta ad un passo dal tricolore. La seconda sfida della serie è dominata dagli attacchi e presenta un Da Silva stranamente in difficoltà. Decisiva una presa al volo a basi cariche di Zileri che ferma la rimonta dei padroni di casa
da San Marino, Fabio Ferrini
Il Rimini concede il bis contro la T&A San Marino (11-7), ma deve sudare molto, e ipoteca lo scudetto 2013. La seconda sfida delle Italian Baseball Series, che sfiora le quattro ore di gioco, corre sempre sul filo come la prima, ma questa volta si assiste ad uno spettacolo diverso perché gli attacchi prendono il sopravvento sui lanciatori fin dalle prime battute della serata. La squadra di Catanoso ha il merito di saper ricostruire anche quando gli avversari in una sola ripresa annullano quanto creato con una partenza sprint e di presentare un line-up che tocca tutto in valido. Decisiva è però anche una presa al volo di Zileri all’ottava ripresa a basi cariche che evita un sicuro sorpasso della T&A. In casa dei Titani tradisce un Da Silva ben lontano dai suoi standard, ma anche un attacco che lascia ben 14 corridori sulle basi.
Per il secondo atto delle Italian Baseball Series il Rimini rispetta la regola “squadra che vince non si cambia” e si presenta con lo stesso line-up di gara-1 affidando il monte a Corradini. La T&A San Marino fa un solo cambio: Imperiali in seconda con spostamento di Vasquez all’interbase e la rinuncia a Bittar, seppur per poco. In pedana Tiago Da Silva.
La gara inizia come non ti aspetti. Il lanciatore italo-brasiliano, diversamente dalle sue abitudini, apre con 4 ball consecutivi su Zileri, ma soprattutto subisce 3 singoli a fila dal line-up dei Pirati prima di riuscire a fare un out. Così se Santora crea una situazione di corridori agli angoli, Romero spinge a casa il primo punto (0-1) con un chopper sull’interbase, poi è Castro a regalare il raddoppio con una valida a destra. Archiviata la prima eliminazione, è Gomez a completare l’opera con una battuta in diamante che permette al Rimini di siglare il 3-0.
La T&A avrebbe anche l’immediata possibilità di riprendersi da una partenza decisamente in salita ed invece resta al palo. Ci si mette poi anche la sfortuna perché Avagnina, leadoff di casa, tocca una hit a sinistra, ma nella corsa si infortuna e Bindi si vede costretto ad inserire Bittar al suo posto con lo spostamento di Vasquez all’esterno sinistro. San Marino sembra comunque ricalcare le orme del Rimini perché mette in base anche il secondo uomo del suo line-up, valida di Pantaleoni, ma poi si impantana riuscendo solo a portare in terza un corridore.
Dopo un paio di riprese senza emozioni Rimini torna a dare una piccola scossa al quarto, ma questa volta al “party” partecipa anche il San Marino che mette in chiaro di non voler regalare niente.
I Pirati allungano con il quarto punto grazie a , la cui battuta è aiutata da un’indecisione di Vasquez per essere classificata come un doppio, spinto avanti da una fortunosa valida di Buccheri e a casa dalla hit di Zileri. L’inerzia della partita sembra essere nettamente a favore del nove di Catanoso ed invece al cambio campo la T&A torna in corsa.
Infatti la squadra titana annulla in una botta sola il cospicuo vantaggio degli avversari e lo fa mettendo sotto un Corradini fino a quel momento in controllo. Perché dopo la base ball a Duran arrivano in sequenza il singolo di Reginato, il doppio di Mazzuca e la hit di Imperiali che insieme al sacrificio di Albanese riportano sotto il San Marino (3-4). La seguente valida di Bittar fa decidere a Catanoso di inserie Pezzullo che chiude sì la ripresa ma dopo aver riempito i sacchetti con 4 ball a Pantaleoni ed aver forzato a casa il pareggio colpendo Ramos (4-4). Così dopo quattro inning completi si riparte da zero. E Rimini riprende chiamando dal bullpen Sandy Patrone.
Una nuova svolta di questa seconda sfida delle i Pirati provano ad imprimerla al settimo quando Da Silva accusa il calo definitivo che lo porta a lasciare la palla a Seth La Fera. Con Zileri in base e l’intenzionale a Romero, Castro punisce per la seconda volta nella serata il San Marino con un triplo da 2 punti (6-4) e Chiarini trova la prima hit della serata, doppio, che vale il 7-4.
Ancora una volta però la T&A non “muore” e trova nel solo-homer al centro di Mattia Reginato il “la” che gli permette di non far vivere sonni tranquilli ai Pirati. Pirati che tremano ancor di più quando Mazzuca, sempre al settimo, viene prima colpito e poi, dopo la rubata, corre a casa per il 6-7. E’ il momento di un nuovo cambio sul monte neroarancio con Tommaso Cherubini che viene buttato nella mischia.
Il duello tra le finaliste è avvincente e nemmeno nelle ultime battute perde il suo appeal. Nell’ottava ripresa i ragazzi di Bindi costruiscono la più grossa occasione della serata per capovolgere l’inerzia: a basi cariche e con due eliminati si presenta nel box Mazzuca che ottiene un contatto secco e molto lungo. Ci vuole il miglior Zileri ed una grande presa in corsa per strozzare in gola l’urlo di gioia ai padroni di casa e far esplodere invece il dugout del Rimini, che tira un sospiro di sollievo.
Scampato il pericolo i Pirati tornano a colpire con la mazza e lo fanno di nuovo in maniera pesante scavando il solco definitivo per dormire sonni tranquilli. Il triplo di Chairini, il doppio di Spinelli ed il singolo di Bertagnon, sul neo entrato Martignoni, fruttano l’11-6 che la T&A “corregge” del definitivo 11-7 al cambio campo sulla volata di sacrificio di Pantaleoni.
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