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Secondo caso di contagio della nuova aviaria, in Cina è già allarme diffusione

Secondo caso di contagio della nuova aviaria, in Cina è già allarme diffusione

Il virus H7N9 si è già trasferito in due casi da animale a uomo. Ritornano le paure legate alla terribile Sars del 2002

La nuova versione della temibile malattia dei volatili, la Severe Acute Respiratory Sindrome (SARS), ritorna a incutere terrore nei territori della Cina. L’influenza A (H7N9) ed è un sottogruppo del virus H7 che colpisce di norma i volatili come galline e altri uccelli domestici.
Nei giorni scorsi è stato registrato il secondo caso di contagio ai danni di un uomo di ottant’anni, di Hong Kong, che vive nella provincia di Shenzen: al momento le sue condizioni sono stabili e si trova in isolamento in un reparto dell’ospedale di quest’isola, nei pressi delle coste della Cina.
In questa regione le autorità hanno emesso uno stato di allerta di intensità grave, appena sotto rispetto al massimo livello denominato di “emergenza”. Il timore è appunto quello del repentino contagio ad altri soggetti in poco tempo, fino a ipotizzare malauguratamente una pandemia in tutta la città.

Lo stato di allerta non è affatto ingiustificato: lo scorso mese infatti, sono stati tre i nuovi casi di H7N9 in Cina, due nello Zhejiang e uno nel Guangdong, più in generale però, si parla di 45 morti dall’inizio dell’anno.
Lo spettro del virus dell’aviaria ritorna in una nuova veste dopo più di dieci anni, quando la Sars colpì ben 1800 persone in appena due settimane, causando la morte di una grossa percentuale di queste.

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