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Calcioscommesse – Gattuso tra gli indagati: “Mai truccato match, se falso mi ammazzo”

Calcioscommesse – Gattuso tra gli indagati: “Mai truccato match, se falso mi ammazzo”

Nuova bufera sul calcio: quattro arresti e diverse perquisizioni in un blitz nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse. Ci sono anche Gennaro Gattuso e Cristian Brocchi fra i soggetti indagati dalla procura di Cremona.

”Non ho mai pensato di truccare una partita. Se venisse dimostrato sono disposto ad andare in piazza e ad ammazzarmi. Che gusto ci sarebbe a vivere?” dice Gattuso ai microfoni di ‘Sky’. ”Uso parole forti perché so qual è la verità. Tutto questo mi fa male”, ha aggiunto l’ex centrocampista del Milan.
”E’ una roba incredibile, sono arrabbiato e offeso. Vado a chiarire tutto perché non voglio avere macchie nella mia carriera”. ”Non so cosa vogliano da me, non so nemmeno come si fa a truccare una partita, non saprei nemmeno da dove cominciare. Adesso vediamo cosa esce fuori”.
La sua abitazione, così come quella di Brocchi, è stata perquisita. La loro posizione è legata ai contatti avuti con uno dei quattro arrestati, Francesco Bazzani detto ‘Civ’: l’accusa ipotizzata è associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva (leggi l’ordinanza di custodia cautelare).
Per il pm di Cremona, Roberto Di Martino, ”sono una trentina le partite, la maggior parte delle quali di Serie A, in cui ci sono contatti tra ‘Civ’ e calciatori o dirigenti che si ricollegano alla squadra che giocherà la partita uno o due giorni dopo”.
Tra gli elementi d’accusa contestati a Gattuso ci sono inoltre una serie di sms, il cui contenuto non si conosce, scambiati poco prima di quattro partite del Milan. In particolare, il gip Guido Salvini sottolinea i “ripetuti contatti telefonici” tra l’ex rossonero e il suo “amico fraterno” Salvatore Pipieri con Bazzani.
Fra gli arrestati, oltre a ‘Civ’ (VIDEO), c’è anche Salvatore Francesco Spadaro: sono i due personaggi chiave, identificati come ‘Mister Y’ e ‘Mister X’, che avrebbero fatto da ponte tra gli scommettitori e i calciatori e i club. ”In alcuni casi – ha detto Di Martino – queste situazioni sono accompagnate da una serie di altri elementi che già in precedenza ci inducevano a pensare alla manipolazione delle partite”. Le altre due ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nei confronti di Cosimo Rinci e Fabio Bruno Quadri.
“La gravità, l’importanza, il numero degli episodi loro contestati ne evidenzia la pericolosità e, cioè, vi è il concreto pericolo che contribuiscano ad ulteriori manipolazioni dei campionati in corso”. E’ quanto si legge nelle considerazioni conclusive che hanno portato il gip Salvini ad emettere le quattro misure cautelari. Bazzani e Spadaro sono due personaggi “chiave dell’indagine, “due soggetti in una posizione tale da condizionare i più importanti accordi corruttivi che hanno avuto luogo soprattutto dal marzo al maggio 2011”.
I due, da quanto emerge dai tabulati telefonici, sono in contatto costante tra loro e concludono ‘affari’ nella sede ‘informale’ costituita in albergo di Milano “non sono soltanto con i calciatori, ma soprattutto con i dirigenti”.
L’operazione costituisce l’epilogo di un ulteriore sviluppo investigativo sul fenomeno del cosiddetto ‘match-fixing’. Nell’inchiesta, ha detto all’Adnkronos Andrea Grassi, direttore della divisione operativa del Servizio centrale operativo della polizia, sono indagati anche “ex calciatori di serie A e B” e “un paio di giocatori ancora in attività”. Ora “salgono a 120 gli indagati e 54 gli arrestati dalla fine del 2010” ha aggiunto Grassi, che ha espresso “soddisfazione” per l’operazione.
Operazione che invece è stata “un fulmine a ciel sereno” per Gattuso. ”Rino è caduto dalle nuvole” ha detto l’agente, Andrea D’Amico. ”C’è bisogno di sapere di più e ora i legali prenderanno i contatti con la procura per capire quali siano i contorni di questa vicenda che sicuramente ha sorpreso tutti” e “bisogna capire anche come certi nomi vengano fuori” e “prima di trarre conclusioni bisogna verificare tutto”.
Ha parlato anche Davide Lippi, agente di Cristian Brocchi, descrivendo così lo stato d’animo dell’ex giocatore: ”Si ritiene assolutamente estraneo a tutto questo. E’ evidente che la reazione è stata di grande sorpresa, sia lui che la sua famiglia sono abbastanza scioccati da quanto successo”. Inoltre, ”indagato – ha precisato a ‘Sky’ – è una parola particolare che non significa né condannato né colpevole. C’è un’indagine della magistratura e aspettiamo che vada avanti con serenità. Prima di dare giudizi affrettati aspetterei e cercherei di tutelarlo il più possibile”.

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