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Sochi, al via le Olimpiadi invernali Ora la cerimonia di inaugurazione

Sochi, al via le Olimpiadi invernali Ora la cerimonia di inaugurazione

Si aprono ufficialmente le Olimpiadi invernali di Sochi 2014. Al Fisht Olympic Stadium la cerimonia inaugurale dei Giochi, evento che Vladimir Putin promette indimenticabile.

Lo show è iniziato alle 20:14 (ora locale) con uno stadio gremito da 40.000 spettatori: si stima che, in tutto il mondo, lo spettacolo sarà visto da 3 miliardi di telespettatori. Secondo il Cremlino, sono presenti allo stadio più di 40 tra capi di stato e di governo, ma a pesare sarà l’assenza di molti altri in contrasto con le politiche di Mosca in materia di diritti umani e su altri temi critici, dalla Siria all’Ucraina.
Massima l’allerta terrorismo. Assicurare che i Giochi di Sochi siano sicuri è “una scommessa enorme” per la Russia e gli Stati Uniti stanno lavorando a stretto contatto con Mosca per identificare e contrastare eventuali minacce, ha affermato il presidente Obama, intervistato da ‘Nbc News’.
Gli Stati Uniti hanno vietato temporaneamente di portare qualsiasi tipo di liquido nei bagagli a mano sui voli diretti in Russia. Lo riferisce una fonte citata dall’emittente ‘Abc News’, secondo cui il divieto è stato emesso dalla Transportation Security Administration, agenzia governativa Usa, e comprende anche gel e aerosol.
Ma lo stato di allerta era aumentato già nei giorni scorsi. E’ di giovedì, infatti, la notizia secondo cui le autorità Usa hanno avvertito le compagnie aeree americane ed alcune straniere che volano in Russia circa la possibilità che sui voli per Sochi venga nascosto nei tubetti di dentifricio del materiale per la fabbricazione di esplosivi. Il dipartimento per la Sicurezza nazionale ha comunque precisato che non esiste una “minaccia specifica” e di condividere “regolarmente informazioni pertinenti” con le compagnie aeree, tra cui quelle coinvolte in eventi internazionali come le Olimpiadi di Sochi.
Putin, ha proseguito Obama, capisce l’importanza di lavorare con gli Stati Uniti nei settori di reciproco interesse e i suoi sforzi di apparire come un negoziatore inflessibile sono probabilmente “parte del suo repertorio politico di volere sembrare un duro”.
Nel corso dell’intervista a Obama è stato poi chiesto quale fosse il messaggio che voleva inviare scegliendo ex atleti gay come delegati ufficiali americani per le Olimpiadi: “Non c’è dubbio che abbiamo voluto mettere bene in chiaro che non tolleriamo nessuna discriminazione, compresa quella sulla base dell’orientamento sessuale”.

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