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Marò, governo indiano: ”No a Sua Act” Vertice a Palazzo Chigi con Renzi

Marò, governo indiano: ”No a Sua Act” Vertice a Palazzo Chigi con Renzi

Il governo indiano ha presentato alla Corte suprema un parere scritto nel quale dice di essere favorevole a rinunciare a perseguire i due marò sulla base del Sua Act.
Il procuratore generale della Corte suprema indiana, G E Vahanvati, ha informato che il governo ha accettato il parere del ministero della Giustizia secondo cui Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non devono essere incriminati in base alla legge antipirateria ed antiterrorismo.
La stessa Corte – che ha aggiornato l’udienza al prossimo 7 marzo – ha deciso anche di esaminare la richiesta del governo italiano di contestare la giurisdizione della National Investigation Agency (Nia) sul caso.
Secondo Diljeet Titus, uno dei legali dei due marò, Latorre e Girone – accusati di aver ucciso due pescatori indiani il 15 febbraio del 2012 – potranno essere ora incriminati sulla base del codice penale indiano. Domenica, il ministro della Difesa di Nuova Delhi, A K Antony aveva escluso la possibilità di “qualsiasi compromesso” sul caso.
Sul caso Marò è in corso un vertice a palazzo Chigi con il premier Matteo Renzi, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, il ministro degli Esteri Federica Mogherini e l’inviato del governo Staffan De Mistura.

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