MICHAEL SHUMACHER: “POSSIBILITÀ DI RECUPERO SEMPRE PIÙ BASSE”
Il campione della Formula 1 e pilota della Ferrari, Michael Shumacher si trova da oltre due mesi in coma in seguito all’incidente sugli scii a Meribel. Due giorni fa si è diffusa la notizia non ufficiale secondo cui il pilota “respira da solo”. Significa che almeno quella parte del cervello si è ripresa, ma il quadro clinico resta molto complesso. Alcuni giornalisti hanno cercato di capire la situazione clinica del campione riportando però delle notizie allarmanti: “Solo un miracolo può salvarlo” aggiungendo che la situazione è così difficile che Michael, qualora dovesse sopravvivere, potrebbe rimanere in stato vegetativo permanente.
Il sito svizzero Blick.ch, ha intervistato il dottor Mader, specializzato in lesioni cerebrali e pazienti in coma, ha sostenuto che però i giornalisti, nelle loro ipotesi allarmistiche si stiano basando su pochi fatti. Tuttavia la situazione di Shumacher è “difficilmente recuperabile” e questo è fuori da ogni dubbio. Ma a dirlo non è l’infezione polmonare come alcuni tabloid hanno sostenuto erroneamente, quanto il tempo in cui il paziente è rimasto in coma senza mai risvegliarsi.
E’ vero tuttavia che Shumy ha perso ben 20 kg ed oggi il suo peso è di 55 kg, troppo poco per un atleta. Gli infermieri si stanno quindi adoperando per fare in modo che Michael non perda tutta quella massa muscolare. Inoltre l’infezione polmonare non è curabile in quanto i batteri resistono agli antibiotici.
Il dottor Mader ha quindi chiarito che: “Le possibilità di recupero per Schumacher sono sempre più basse. Maggiore è il tempo durante il quale una persona rimane in coma, minori sono le possibilità che il suo cervello riesca a recuperare”- tuttavia un barlume di speranza rimane per il dottore che conclude – “Come prima cosa deve sopravvivere, solo allora ci si potranno porre le domande più difficili: Può una vita con gravi disabilità essere una bella vita?”.
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