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Francesca Pascale nel ritirare la tessera dal Arcigay e Gaylib chiede scusa

Francesca Pascale nel ritirare la tessera dal Arcigay e Gaylib chiede scusa

”Mi metto a disposizione di Arcigay e GayLib e voglio far parte della vostra grande famiglia di uomini e donne fino ad oggi umiliati e offesi. Voglio chiedere scusa per tutti coloro che fino a oggi dal centrodestra vi hanno insultato e maltrattato”. Francesca Pascale, ritirando a Napoli la tessera dell’Arcigay e GayLib, sposa la battaglia per ”dare finalmente anche all’Italia i diritti civili”. Una battaglia di civiltà ”in cui credo” ma questo, precisa, non significa che ”scenderò in politica”.
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”Io e il presidente Berlusconi -ha assicurato la compagna del Cav- ci facciamo garanti che la nuova Forza Italia, come partito liberale, non lo consentirà mai più”. E dopo Pier Silvio, anche Pascale dà il suo endorsement a Matteo Renzi, anche se più contenuto rispetto a quello del figlio dell’ex premier. ”Non faccio apprezzamenti per il premier ma faccio apprezzamenti per le riforme – dice all’Adnkronos – L’Italia ha bisogno di riforme giuste. Ho fiducia in Renzi perché oggi è il presidente che abbiamo, non ho motivi reali di critiche. Posso soltanto sperare, certo la speranza è a tempo determinato. Per adesso siamo qui a guardare e speriamo bene…”.

Fronte pro-gay – ”Apro questo fronte nel centrodestra per ragioni di giustizia civile e umana. Il ritardo dell’Italia sui diritti delle persone gay e delle coppie gay non è più accettabile, a fronte di quanto hanno fatto tutti i paesi del mondo civile. Lo faccio come donna e compagna di Silvio Berlusconi, convinti come siamo, io e il presidente di Forza Italia, che solo se si schiera il centrodestra questo grande traguardo riformista potrà essere finalmente e rapidamente raggiunto”, dice Pascale.

”Questa idea il presidente Berlusconi l’ha sempre avuta -ha proseguito Pascale- e l’ha sempre applicata con la gestione che i suoi figli hanno fatto delle sue televisioni e dei suoi giornali, sempre schierati al rispetto dei diritti e della dignità di tutti, come deve una vera famiglia liberale. Non sempre è diventato un fatto politico, a causa delle caratteristiche delle coalizioni, in particolare ai tempi del Pdl”.

”Ma ora che è nata la nuova Forza Italia -ha rimarcato- si torna all’ispirazione originaria del 1994: una grande forza di rivoluzione liberale che deve tutelare tutti, sia coloro che credono nella famiglia tradizionale sia con coloro che vivono e devono vivere con piena dignità e tutela altre forme di amore”.

”Il mio impegno -ha rimarcato la compagna del Cav- nasce anche perché sono donna e nessuno come le donne sa che al centro della felicità degli esseri umani ci sono i sentimenti e la realizzazione dei sogni d’amore. E’ quello che è stato sempre a cuore del presidente Berlusconi, a partire dal lavoro, dalla diminuzione delle tasse e ora, d’accordo con questa mia battaglia, del pieno riconoscimento di tutte le forme di amore”.

”Concludo dicendo che prendo la tessera dell’Arcigay ma anche di GayLibt perché questa non è una battaglia politica, è una battaglia trasversale, civile e umana. Presenteremo al più presto in Parlamento una legge per le unioni civili, per volontà del presidente Berlusconi e mia, con la consulenza di Alessandro Cecchi Paone che svolge questo compito civile e culturale da dieci anni con il nostro appoggio, anche come candidato nelle liste del nostro partito”.

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